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Papa Francesco contro le omelie lunghe "perché la gente si addormenta": poi attacca i preti che parlano male

Papa Francesco all’udienza generale si è scagliato contro li preti di oggi e le loro omelie decisamente troppo lunghe e poco chiare

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Maria Francesca Moro

GIORNALISTA

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Durante l’udienza generale, Papa Francesco è tornato a parlare di un argomento da lui spesso toccato nel corso del suo pontificato. Si tratta delle omelie che, secondo Bergoglio, sarebbero troppo lunghe e non in grado di coinvolgere i fedeli. Il Pontefice critica in particolar modo i preti che non si esprimono al meglio.

Le parole di Papa Francesco

Nel corso dell’ultima udienza generale, Papa Francesco è tornato sul tema delle omelie, spesso toccato e di cui aveva anche scritto nel suo Evangeli Gaudium.

“Se l’omelia si prolunga troppo, danneggia due caratteristiche della celebrazione liturgica: l’armonia tra le sue parti e il suo ritmo” aveva scritto.

Papa Francesco

Nel 2018, Bergoglio tornò sull’argomento, affermando che l’omelia “deve essere ben preparata, deve essere breve, breve!”.

A sostegno della propria tesi, in quell’occasione il Pontefice portò l’esempio del padre di un cardinale che gli aveva raccontato: “Sono contento, perché con i miei amici abbiamo trovato una chiesa dove si fa la Messa senza omelia”.

Con un occhio attento ai fedeli, il Papa nota come al giorno d’oggi, “nell’omelia alcuni si addormentano, altri chiacchierano o escono fuori a fumare una sigaretta”.

La critica alle omelie dei preti odierni

Ultimamente decisamente più diretto del solito – e lo si è visto sulle dichiarazioni riguardanti la “frociaggine” – Papa Francesco si è poi rivolto, senza mezzi termini, direttamente ai preti.

“L’omelia deve aiutare a trasferire la parola di Dio dal libro alla vita. – ha affermato il Santo Padre – Per questo deve essere breve”.

Le prediche non dovrebbero superare gli otto minuti, altrimenti la gente “si addormenta e ha ragione”. Sotto attacco anche le capacità oratorie dei parroci:

Voglio direi ai preti che parlano tanto e non si capisce di cosa parlano. Non più di otto minuti! Perché l’omelia deve aiutare a trasferire la parola di Dio dal libro alla vita.

Così come in passato, il Pontefice aveva ribadito che “l’omelia non è una conferenza”.

E, tornando a esporre testimonianze dirette dei cattolici praticanti, affermò: “A volte io sento qualcuno: ‘Sì, sono andato a Messa in quella parrocchia… sì una buona lezione di filosofia, 40, 45 minuti…”.

Fonte foto: IPA

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