Otto e Mezzo, scontro tra Matteo Salvini e Lilli Gruber
Il faccia a faccia in tv tra il leader della Lega e la conduttrice su La 7
Matteo Salvini, ospite di Lilli Gruber a “Otto e Mezzo” su La7, ha lanciato numerosi attacchi al governo in carica sulle questioni dell’Iva e dei migranti e per questo si è scontrato con la padrona di casa della trasmissione. Prima di partecipare, Salvini l’aveva definito ironicamente il programma “meno fazioso della storia della tv”, così Gruber ha esordito dicendo: “Non comincerò dalle amenità che ha detto in un comizio, ovvero che è una trasmissione faziosa e che qui non troverà Asia Argento“.
A una domanda di Lilli Gruber sul mancato aumento dell’Iva “non grazie a lei, ma grazie a questo governo”, Salvini ha risposto: “Stiamo a vedere, sono solo parole. Dicono tutto e il contrario di tutto. Un giorno tassano le merendine e quello dopo lo detassano”.
Lo scontro sui migranti
Il botta e risposta sui migranti è stato durissimo. “Venti sbarchi al giorno quando ero ministro contro gli 80 di oggi”, ha detto Matteo Salvini. La conduttrice ha subito replicato al leader della Lega: “Ma i decreti sicurezza non sono stati toccati. Non è colpa della Lamorgese. È cambiata la situazione in Tunisia. Perché avrebbe interesse a triplicare gli sbarchi?”.
“Lo hanno detto loro, i porti sono aperti“, ha incalzato Salvini. “Ma chi lo ha detto?” Ha domandato retoricamente Lilli Gruber. “Guardi, i porti sono così poco aperti così come erano poco chiusi i suoi”. Ma Salvini ha continuato il suo attacco: “Le sto dicendo che a leggi uguali gli sbarchi si sono triplicati: con questo nuovo governo si può fare quello che vuole. Non è uno sgarbo a me, ma agli italiani”. Lilli Gruber, infine, ha spiegato: “Ma questo governo non ha interesse a favorire la cosiddetta invasione dei migranti”.
In conclusione del faccia a faccia tra Gruber e Salvini, la conduttrice ha chiesto spiegazioni in merito ai “comizi in spiaggia in mutande”, con la secca replica di Salvini: “Scusi, lei come va in spiaggia?” Al che, Lilli Gruber ha evidenziato all’ex ministro che “è tutta una questione di stile” e “se io fossi stata un ministro, non l’avrei fatto”.