Operaio morto nel cantiere di Pavone Cavanese dopo l'esplosione di una bombola durante il turno: aveva 34 anni
Un giovane operaio è morto in seguito all’esplosione di una bombola in un cantiere vicino all'autostrada A5 Torino-Aosta: inutili i soccorsi
Un giovane operaio, al lavoro in un cantiere nei pressi dell’autostrada A5, è morto nella mattinata del primo giugno in seguito all’esplosione improvvisa di una bombola, che non gli ha lasciato scampo.
L’incidente in un cantiere
L’incidente mortale sarebbe avvenuto durante poco dopo le 11 della mattina di giovedì primo giugno, in un cantiere del nodo idraulico di Ivrea, nei pressi del torrente Chiusella, nel territorio del comune di Pavone Canavese, nella città metropolitana di Torino, in Piemonte.
Secondo le prime ricostruzioni un operaio di origini laziali di 34 anni, mentre era al lavoro nel cantiere non lontano dall’autostrada A5, che collega Torino al traforo del Monte Bianco, sarebbe stato investito in pieno da un’esplosione.
Secondo le prime informazioni, la violenta deflagrazione sarebbe scaturita da una bombola per saldature che l’uomo stava scaricando.
L’arrivo dei soccorsi
Immediata la chiamata al 112. A stretto giro sono accorsi sul posto i vigili del fuoco di Ivrea, i carabinieri della compagnia di Ivrea e l’equipe medica del 118.
Inutile ogni tentativo degli operatori medici di rianimare l’uomo, che non hanno potuto far altro che dichiararne il decesso, con l’esplosione che lo ha probabilmente ucciso sul colpo.
Nel frattempo, mentre i vigili del fuoco erano impegnati a mettere in sicurezza l’intera zona, gli agenti e gli ispettori dello Spresal (il servizio di prevenzione e sicurezza del lavoro) dell’Asl To4, giunti anche loro sul luogo dell’incidente, hanno iniziato a raccogliere informazioni per indagare sull’accaduto e provare a ricostruire la dinamica che ha portato alla morte del giovane operaio.
Al lavoro per una ditta esterna
Come si è poi successivamente appreso, il lavoratore 34enne deceduto nel cantiere era dipendente di una ditta esterna. L’uomo, come riportato dal Corriere della Sera, si chiamava Stefano Maroccia, era nato a Frosinone e risiedeva a Veroli, piccolo comune del Frusinate.
Nel cantiere nel quale ha avuto luogo l’esplosione gli operai lavorano sul ponte del torrente Chiusella dell’autostrada A5 Torino Aosta, nell’ambito delle opere per il nodo idraulico di Ivrea. Il cantiere in corso d’opera risulterebbe aperto per conto dell’Ativa, la società che gestisce quel tratto autostradale.