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CRONACA NERA

Omicidio Sacchi, le prime parole del killer confidate all'amico

Manuel Incani, l'amico di Valerio Del Grosso, ha raccontato come è avvenuta la prima confessione dell'omicidio di Luca Sacchi

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Manuel Incani, l’amico di Valerio Del Grosso, il ragazzo accusato di aver sparato alla testa e ucciso Luca Sacchi mercoledì scorso, ha raccontato come è avvenuta la prima confessione dell’omicidio. In un’intervista al Messaggero ha detto: “O andavamo in Questura o dalla famiglia; pagherà, com’è giusto, per quello che ha fatto”. Luca è stato ucciso mentre era in compagnia della fidanzata, Anastasiya Kylemnyk.

Del Grosso, che ha voluto incontrare subito l’amico, ha detto a Incani: “Ho fatto una cretinata, ho sparato a quel ragazzo“. Sono bastate queste parole perché il giovane comprendesse la gravità della situazione e il suo ruolo nella vicenda.

Incani si è poi confidato con un altro amico, Cristian Bertoli, e ha comunicato alla famiglia Del Grosso quanto aveva appreso sulla morte di Luca Sacchi.

Incani si è definito incredulo: “Mi ha detto solo quello che aveva fatto e io non ho chiesto spiegazioni perché neanche ci credevo per quanto non me l’aspettavo”.

I due giovani si conoscono da tempo e sono uniti da un forte rapporto di amicizia: “Lo conosco da anni, siamo sempre stati amici del quartiere pur non andando a scuola insieme. Io sono il suo migliore amico”.

Su una presunta conoscenza pregressa tra Del Grosso e Luca Sacchi, Incani non si è espresso: “Non lo so. Sto male per quella povera famiglia, per i genitori di Luca e mi dispiace tantissimo per la sua morte. Non è giusto. Valerio pagherà. Non conosco Luca ma non conosco neanche le circostanze di quella sera“.

Di Paolo Pirino, l’altro giovane arrestato, invece ha raccontato: “Conosco anche lui da anni, aveva avuto dei precedenti ma ultimamente si stava mettendo in riga”.

A proposito del gesto della madre di Del Grosso, che lo ha denunciato, ha detto: “Ha fatto una grande cosa e grazie a noi che gliel’abbiamo detto. Che faceva del resto? Lasciava che il figlio si nascondesse?”.

Incani ha parlato della reazione a caldo di Del Grosso: “Non si rendeva conto, ci siamo visti nel quartiere qui vicino. La sua non è una famiglia di criminali, sono persone perbene, tutti lavoratori, compreso Valerio”.

Sul perché Del Grosso avesse con sé una pistola, Incani ha risposto: “Non gliel’ho chiesto. Abbiamo parlato poco. Valerio è un mio amico e lo resterà per sempre perché gli voglio bene. Quello che ha fatto è una cosa sbagliata e la pagherà”.

Fonte foto: ANSA
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