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Nuovi elementi dall'ispezione a Firenze sulla scomparsa di Kata: trovati un cellulare e una telecamera privata

Durante le perquisizioni nell'ex hotel da dove è sparita la bimba sono stati trovati un cellulare e un vano segreto. Continuano le ricerche

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Un cellulare in un cassonetto, un vano nascosto nel sottotetto e la scoperta di una telecamera privata che punta sul cortile dove Kata è stata vista per l’ultima volta. Della bambina di origini peruviani scomparsa a Firenze non ci sono ancora tracce, ma alcuni nuovi elementi sono emersi dalla maxi ispezione dell’ex hotel Astor dove la piccola viveva con la famiglia. La struttura occupata a fine 2022 è stata sgomberata nella giornata di sabato 17 giugno proprio per rendere possibili le indagini e le ricerche di Mia Kataleya Chiclio Alvarez, che non si esclude possa ancora essere dentro l’edificio.

La maxi ispezione

L’ex hotel alla periferia di Firenze è stato setacciato da cima fondo dai carabinieri del Ros, del Sid e dei Gis nella speranza di trovare indizi sulla bambina di 5 anni, di cui dallo scorso 10 giugno non si hanno più notizie.

Carabinieri a lavoro durante la maxi ispezione nell’ex hotel da dove è scomparsa Kata

Con un vasto dispiegamento di uomini e mezzi è stata effettuata una perquisizione totale dell’edificio anche attraverso apparecchiature tecnologiche specifiche come sonde, telecamere e droni, che hanno permesso di osservare intercapedini, controsoffitti, cunicoli, tubazioni, pozzetti e di un sottotetto, dell’Astor. anche normalmente non accessibili, “alla ricerca di elementi utili alle indagini“, come spiegato dagli inquirenti.

I nuovi elementi

La prima giornata di ispezioni ha portato alla scoperta di una telecamere privata che inquadra l’ingresso di un area adiacente al cortile dell’hotel Astor e che potrebbe fornire delle immagini aggiuntive e preziose sull’ipotetico allontanamento dall’edificio di una qualsiasi persona nell’orario della scomparsa di Kata.

Gli investigatori hanno anche utilizzato una fresa per accedere a un vano segreto nel sottotetto dell’albergo normalmente inaccessibile se non arrampicandosi dalle pareti e, appunto, bucando il tetto. Anche qui però non sarebbero state trovate tracce della bambina e degli eventuali rapitori.

Durante i controlli di tombini e pozzi neri della zona è stato trovato in un cassonetto della spazzatura anche un telefono cellulare che è stato sequestrato per gli accertamenti del caso.

Le indagini

Gli investigatori hanno chiuso la giornata dopo sette ore di perquisizioni per fare un punto della situazione e “pianificare il proseguo dell’attività”.

L’ispezione dello stabile dovrebbe riprendere nella mattina di lunedì 19 giugno, ma nel frattempo l’edificio verrà presidiato per impedire intrusioni e alterazioni dello stato dei luoghi.

Intanto gli avvocati Sharon Matteoni e Filippo Zanasi, legali che assistono genitori di Kata, rendono noto di aver ingaggiato come consulente il generale dei carabinieri in congedo Luciano Garofano, già comandante del Ris di Parma.

Fonte foto: ANSA

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