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Neonato seviziato dal padre a Padova in ospedale, la paura è che le lesioni siano permanenti: come sta

Migliorano le condizioni del neonato seviziato dal padre a Padova, ma le lesioni potrebbero essere permanenti: gli ultimi aggiornamenti

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Sta meglio, il neonato seviziato dal padre del nosocomio di Padova, ma si teme che le lesioni possano diventare permanenti. È l’ultimo bollettino sul caso, una storia agghiacciante sulla quale gli inquirenti stanno ancora cercando di fare luce. La perizia del medico legale potrà accertare il quadro clinico del piccolo, che resta ricoverato.

Il rischio delle lesioni permanenti

Sulle condizioni del neonato seviziato all’ospedale di Padova dal padre arrivano le prime speranze, ma anche grandi timori. Come riporta Corriere del Veneto, infatti, le lesioni procurate dal 22enne potrebbero essere permanenti.

Per il momento si naviga nel mare delle ipotesi. Come detto in apertura, sarà l’esame del medico legale a inquadrare lo stato di salute del piccolo che attualmente si trova ancora ricoverato.

Migliorano le condizioni del neonato seviziato all’ospedale di Padova dal padre 22enne, ma le lesioni potrebbero essere permanenti

Tuttavia, scrive sempre Corriere del Veneto, il piccolo avrebbe cominciato a rispondere agli stimoli e abbozzato qualche sorriso.

Il direttore generale dell’ospedale di Padova Giuseppe Dal Ben, intervistato da Vicenza Today, ha riferito che “sarà un percorso lungo“.

Il bambino seviziato all’ospedale

La vicenda ha avuto inizio tra luglio e agosto, quando il piccolo è stato accompagnato all’ospedale dai genitori a seguito di una crisi respiratoria grave. Durante il ricovero, il neonato presentava repentini processi di regressione del suo stato di salute: ad ogni miglioramento, in sostanza, seguiva un drastico peggioramento inspiegabile agli occhi del personale medico.

La verità era venuta fuori dall’occhio elettronico del nosocomio: le telecamere interne avevano infatti ripreso il padre, un sinti 22enne, mentre aggrediva il piccolo durante gli orari delle visite. Nello specifico il giovane interveniva comprimendo il corpicino con le mani e causando, così, preoccupanti crisi respiratorie. In questo modo ribaltava i progressi ottenuti grazie alle cure somministrate in reparto. Il 31 ottobre il padre è stato arrestato.

Il piano del padre

Secondo le prime indiscrezioni ancora da verificare, il padre 22enne avrebbe perpetrato sevizie al figlio con il preciso scopo di procurargli lesioni permanenti da attribuire, poi, al personale medico del dipartimento di Pediatria.

Scaricando la responsabilità sull’ospedale, il 22enne avrebbe richiesto un risarcimento e fatto riconoscere uno stato di invalidità al figlio con relativo sussidio. Il giovane è stato arrestato in flagranza di reato e attualmente si trova presso il carcere di Padova.

Fonte foto: ANSA

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