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Neonato abbandonato a Milano, non ci sono riscontri dalle videocamere: il testo completo del biglietto

Novità sul caso del neonato abbandonato a Milano. Dalle videocamere nessuna prova. Accanto al cesto c'era un biglietto: il testo completo

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Si aggiungono nuovi dettagli sul caso del neonato abbandonato in un condominio di Milano. Dalle videocamere, punto centrale delle indagini nelle primissime ore, non si vede chi ha lasciato il cesto con il piccolo all’interno. Il testo completo del bigliettino in lingua araba fornisce però nuovi dettagli e una nuova ipotesi sulla madre.

No risposte dalle videocamere di sicurezza

Ancora nessuna risposta dalle videocamere di sicurezza del condominio dove è stato ritrovato il neonato abbandonato. Immediata la richiesta di fornire le immagini, che avrebbero potuto portare a una svolta.

Il frame decisivo però non è stato ancora individuato. A complicare le indagini e ad allungare i tempi è l’assenza di telecamere puntate direttamente sul luogo del ritrovamento. Si allarga il cerchio di ricerca per osservare un percorso.

Il bambino abbandonato a Milano è stato trovato da Gamal Ghobrial (in foto)

Biglietto in arabo: il testo completo

Alcune ore dopo l’annuncio del ritrovamento di un bambino abbandonato in un condominio di Milano, il testo completo del bigliettino è stato fatto circolare. L’idea era quella di far emergere possibili testimoni o persone che conosco i diretti interessati.

Nel biglietto si legge, in quattro righe scritte in arabo attribuite a una mano maschile (il presunto padre), che la madre del piccolo è deceduta. Si afferma inoltre che la famiglia del bambino abiti nei pressi del luogo dove è stato abbandonato. Il testo:

Sua madre è morta durante il parto e io non ho la capacità di crescerlo da solo. Io vivo vicino a te. Ti chiedo di prenderti cura di mio figlio, in modo che io possa essere rassicurato su di lui e finché i miei affari non saranno sistemati. Appena.

Nuova pista sulla madre del neonato

In un primo momento la grafia della scritta in arabo ha fatto pensare al padre del bambino, una teoria confermata anche dal suo contenuto. Le parole però non sembrano avere riscontro con i dati delle donne morte durante il parto a Milano o nelle zone limitrofe.

Le ipotesi sono due: la prima è che si debba guardare più lontano e che forse la frase “io vivo vicino a te” sia falsa; la seconda ipotesi punta a un’altra affermazione falsa, ovvero “sua madre è morta”. Potrebbe essere stata una donna a scrivere il biglietto? Secondo gli agenti nessuna ipotesi è da escludere, ma anche in questo caso verrebbe meno un’altra frase scritta nel biglietto, ovvero quella che afferma di voler tornare dal bambino abbandonato quando gli “affari” saranno sistemati.

Fonte foto: ANSA

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