Neonati morti a Parma, arrestata la madre 22enne: indagini per capire se qualcuno l'abbia aiutata
Chiara Petrolini è stata arrestata venerdì 20 settembre con l’accusa di aver ucciso due neonati, partoriti a distanza di un anno nella sua abitazione
Svolta nella tragica vicenda di Parma: Chiara Petrolini, 22enne residente a Vignale di Traversetolo da venerdì 20 settembre è agli arresti domiciliari con l’accusa di aver ucciso due neonati, partoriti a distanza di un anno nella sua abitazione.
- Neonati morti a Parma, arrestata la madre
- Chi ha aiutato Chiara Petrolini?
- Il risultato dell'autopsia
Neonati morti a Parma, arrestata la madre
Le indagini, condotte dai carabinieri di Parma, sono ancora in corso, ma i dettagli emersi fino ad ora delineano un quadro inquietante. Chiara, studentessa di Giurisprudenza e volontaria in parrocchia, ha partorito in solitudine entrambi i figli, per poi occultare i loro corpi nel giardino di famiglia.
Il primo ritrovamento è avvenuto il 9 agosto scorso, quando i resti di un neonato sono stati scoperti nel terreno della casa. A seguito di questo, le forze dell’ordine hanno rinvenuto un secondo cadavere, risalente all’anno precedente.
Ris di Parma al lavoro a Vignale di Traversetolo
Dopo il primo ritrovamento, l’arresto di Chiara era stato inizialmente respinto, ma con la scoperta del secondo neonato e la conferma del Dna, il giudice per le indagini preliminari ha accolto la seconda richiesta degli inquirenti.
La ragazza è stata arrestata con l’accusa di duplice omicidio volontario e occultamento di cadavere.
Chi ha aiutato Chiara Petrolini?
Le indagini si stanno ora concentrando anche sul contesto sociale e familiare della giovane, per capire se qualcuno fosse a conoscenza delle gravidanze e, eventualmente, se l’abbia aiutata o coperta.
La Procura di Parma ha escluso il coinvolgimento dei familiari e del fidanzato, così come la presenza di figure professionali mediche che avrebbero potuto assistere Chiara durante le gravidanze.
Tuttavia, rimane il mistero su come la ragazza sia riuscita a partorire da sola e a indursi il travaglio lo scorso 7 agosto, subito prima di partire per una vacanza negli Stati Uniti.
Il risultato dell’autopsia
L’autopsia ha smentito le dichiarazioni iniziali di Petrolini, che aveva affermato che uno dei neonati fosse nato morto.
L’esame ha invece rivelato che il bambino era nato vivo e aveva respirato, sollevando ulteriori dubbi sulle circostanze esatte della sua morte. Resta da chiarire se il trauma rilevato sulla testa del neonato sia stato causato volontariamente o sia frutto di una caduta accidentale durante le manovre per seppellirlo.