Nell'incendio a Livorno un morto e 9 intossicati: palazzo in fiamme, Luca Salvetti e il dettaglio sul blackout
A Livorno un incendio ha interessato una palazzina, provocando un morto e 9 intossicati. Potrebbe essere partito da una candela accesa durante un blackout
Tragedia nella notte a Livorno, dove un incendio ha interessato una palazzina di alloggi popolari in via Città del Vaticano. Il bilancio al momento è di un morto e 9 intossicati: la vittima si chiamava Milco Santini, 60 anni, deceduto in ospedale a causa del fumo inalato. Il rogo, le cui cause sono ancora in fase di accertamento, potrebbe essere partito da una candela accesa durante il blackout della serata di martedì 27 febbraio.
L’incendio a Livorno
L’incendio, come spiegato dai vigili del fuoco, è divampato al primo piano, ma in tempi brevissimi il fumo ha invaso anche gli appartamenti del secondo e del terzo.
Tutti gli interni della scala interessata dalle fiamme sono stati evacuati e 3 persone sono state salvate da quelli completamente invasi dal fumo e poi affidate al personale del 118 per le cure del caso.
Gli appartamenti sono stati posti sotto sequestro dai vigili del fuoco, come disposto dal magistrato, mentre il Comune ha provveduto a trovare un alloggio temporaneo per le famiglie evacuate.
Le cause e le parole del sindaco Luca Salvetti
Sono in corso gli accertamenti per capire l’origine dell’incendio: secondo una prima ricostruzione, sarebbe partito da una candela accesa durante il blackout.
“Poco prima dell’incendio nella zona c’era stato un blackout e squadre di tecnici erano al lavoro per il ripristino della luce – ha spiegato il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, che ha seguito per tutta la notte le operazioni -. I soccorsi sono stati rapidissimi anche perché a causa del blackout si trovavano già nella zona”.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, i vigili urbani, la protezione civile, il personale della Casalp e del 118.
Chi era la vittima
La vittima si chiamava Milco Santini e aveva 60 anni. Lavorava all’azienda dei rifiuti, l’Aamps, da molti anni.
Viveva con la madre, a sua volta ricoverata in gravi condizioni in ospedale proprio a causa del fumo che si è sprigionato. Lo riporta Il Telegrafo.
Quando i soccorritori sono arrivati dentro l’appartamento le condizioni di Santini sono apparse subito molto gravi. Per lui non c’è stato niente da fare.