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Natale, esperto del Cts: consigli su bimbi e giochi, cosa fare

Alberto Villani del Cts spiega perché i bambini per ora non rientrano nel piano vaccini ed offre consigli per trascorrere un Natale sereno.

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Alberto Villani, presidente della Società Italiana di Pediatria e membro del Comitato tecnico scientifico istituito dal Ministero (Cts), intervistato dall’HuffPost ha fatto chiarezza sui criteri che seguirà l’imminente campagna di vaccinazione contro il Covid (ieri Conte in conferenza stampa ha ribadito che non sarà, almeno per ora, obbligatoria) spiegando perché al momento non includerà i minori di 16 anni.

“Non deve sorprendere”, ha dichiarato, in riferimento al fatto che le persone sotto i 16 anni non siano inserite nel piano nazionale di vaccinazione a oggi. “Per ogni tipo di malattia ci sono le popolazioni target, e i bambini – fortunatamente – non sono la categoria in cui il virus SARS-CoV-2 fa i maggiori danni”, ha aggiunto Villani. “Il che non significa che i bambini non ne beneficeranno – ha rimarcato l’esperto – perché avere i nonni, le maestre, i genitori vaccinati, significherà meno circolazione del virus e dunque più protezione per tutti”.

E ancora: “Nel caso del virus SARS-CoV-2, i più colpiti sono gli anziani e le persone con comorbilità, quindi ha perfettamente senso che siano loro, insieme agli operatori socio-sanitari, i primi a essere vaccinati”.

Il medico ha quindi sottolineato che ciò non vuol dire che in futuro il vaccino anti-Covid non potrà essere esteso anche ai bambini. Dall’altro lato ha spiegato che per i bimbi ci vorrà più tempo perché quel che è inerente all’età pediatrica è più lungo e complesso.

Villani è poi passato a commentare le restrizioni previste per Natale, invitando la cittadinanza a vivere tale periodo di restrizioni in un modo alternativo: “Quest’anno più che mai il Natale va valorizzato come festa familiare, esaltandone quelli che sono gli aspetti più nobili”.

Spazio quindi ai consigli:  “Un’attività molto bella, che ai bambini e ai ragazzi piace molto, è dedicare del tempo ai racconti: raccontare quello che era il Natale dei genitori, dei nonni, come sono cambiate nel tempo le tradizioni, i racconti che riguardano personaggi della famiglia. Tutte queste cose hanno una valenza straordinaria, anche perché consentono ai bambini di lavorare un po’ di fantasia”.

Villani ha poi rimarcato che si possono fare anche giochi di società: “Non bisogna essere in 40 persone per giocare a tombola, e volendo la si può fare anche in via telematica, con i tablet”. Quindi ha aggiunto che ci sono da “tanti altri giochi”, tra cui le carte, la dama, gli scacchi, da insegnare ai bambini durante i giorni di festa.

“Si possono riscoprire insieme a loro – ha spiegato l’esperto – le tradizioni alimentari, provando a rifare le pietanze della nonna o sperimentando antiche ricette regionali o nazionali. Possiamo farci aiutare dai bambini nella preparazione, ristudiando insieme a loro l’origine e il significato che ogni piatto porta con sé”.

Villani ha così ribadito che quest’anno si può  “recuperare una dimensione più vera, più autentica” del Natale. Infine ha riflettuto sul fatto che “per molti bambini, il cambiamento di ritmo imposto dalla pandemia ha significato anche più tempo libero, meno stress e più spazio all’immaginazione”.

Fonte foto: ANSA
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