Decreto Natale, Conte presenta la stretta: "Decisione sofferta"

Il premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa, ha parlato del nuovo decreto di Natale approvato dal Cdm: “Il sistema a zone ha funzionato e abbiamo riportato la curva del contagio sotto controllo senza bisogno di un nuovo lockdown – ha premesso -. Siamo partiti con il metodo a zone con Rt a 1.7 e lo abbiamo riportato a 0.86, tanto che nei prossimi giorni tutte le Regioni possono diventare zona gialla. Tuttavia il Comitato Tecnico Scientifico ha espresso forte preoccupazione per gli assembramenti“.

“Dobbiamo quindi intervenire – ha annunciato Conte – è una decisione non facile, sofferta: dobbiamo rafforzare il regime di misure necessarie per cautelarci meglio anche in vista della ripresa delle attività di gennaio. Questa volta abbiamo adottato un decreto legge e non un Dpcm”.

Decreto Natale, il calendario della zona rossa

“Dal 24 dicembre al 6 gennaio sarà vietato ogni spostamento tra le Regioni e l’intero territorio nazionale sarà zona rossa nei giorni festivi e prefestivi. Quindi il 24,25,26,27 e 31 dicembre, 1,2,3,5,6 gennaio 2021″.

In questi giorni saranno chiusi i “centri estetici, bar e ristoranti. Saranno invece aperti supermercati, negozi di alimentari, di prima necessità, farmacie e parafarmacie, parrucchieri e barbieri”.

Sarà consentito fare “attività motoria nei pressi della propria abitazione e sportiva all’aperto in forma individuale”. Lo ha specificato il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Il calendario della zona arancione

Negli altri giorni, ovvero 28,29,30 dicembre e 4 gennaio, l’Italia sarà zona arancione. “In questi giorni – ha detto il premier – ci si potrà spostare esclusivamente all’interno del proprio comune senza giustificarne il motivo. Per venire incontro a comuni fino a 5000 abitanti fino a 30 km ma non nei capoluoghi di provincia. Rimangono chiusi bar e ristoranti tranne che per asporto e consegne a domicilio. I negozi saranno aperti fino alle 21″.

Spostamenti e deroghe per 2 persone non conviventi

“Si esce di casa – ha spiegato il premier – solo per ragioni di lavoro, necessità e salute. È possibile ricevere nella propria abitazione fino a 2 persone non conviventi con eventualmente i propri figli minori di 14 anni. È una misura che abbiamo pensato per consentire quel minimo di socialità che si addice a questo periodo”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa da Palazzo Chigi.

“Un sistema liberaldemocratico non manda la Polizia in casa, a meno che non ci una flagranza di reato – ha spiegato Conte in conferenza stampa -. Noi non entriamo nelle case degli italiani, è un decreto concepito come limite alla circolazione. Si esce con l’autocertificazione”.

Ristori per Natale, 645 milioni a ristoranti e bar

“Siamo al fianco” degli operatori che saranno coinvolti da queste misure, ha dichiarato Conte. “Abbiamo sospeso contributi e tributi per coloro che hanno perdite. Chi subisce dei danni economici deve essere subito ristorato. Questo decreto dispone subito un ristoro di 645 milioni per i ristoranti e bar“.

Decreto in ritardo: la replica di Conte alle polemiche

“Non stiamo perdendo tempo“, ha sottolineato Conte: le misure adottate oggi dal Cdm “vanno dal 24 dicembre 6 gennaio, si tratta solo di un intervento ulteriore su un piano natalizio predisposto con anticipo. Detto questo, noi abbiamo sempre detto che ci muoveremo sulle evidenze scientifiche, se il nostro Cts ci dice che si preannuncia una circolazione del virus, non solo in Italia ma in Europa, che richiede misure, noi difendiamo il Paese e interveniamo subito, come abbiamo sempre fatto con coscienza”.

Fonte foto: ANSA