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Muore stroncato dalla malattia poche ore dopo il matrimonio in ospedale: la commovente storia vicino a Venezia

Riccardo Lorenzon e Chiara Cerchier si erano sposati nell'ospedale di San Donà di Piave (Venezia), dove lui era ricoverato a causa di una malattia. L'uomo è morto poco dopo il fatidico "sì"

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Alberto Cantoni

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Scrive di cronaca e attualità, ma le passioni più grandi sono la tecnologia e l’innovazione. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo muove i primi passi nelle redazioni di alcune testate nazionali tra Milano e Roma. Attualmente collabora con diverse realtà editoriali.

Una storia d’amore durata 30 anni e tragicamente finita poche ore dopo il matrimonio. Il 59enne Riccardo Lorenzon e Chiara Cerchier si erano sposati nell’ospedale di San Donà di Piave, in provincia di Venezia, dove lui era ricoverato a causa di una malattia. La coppia aveva anticipato le nozze a causa dell’aggravarsi della situazione medica dell’uomo, che poco dopo il fatidico “sì” è deceduto.

Le nozze anticipate all’ospedale di San Donà di Piave (Venezia)

La coppia, come riportato dal Gazzettino, si era conosciuta nell’estate del 1994. I due avevano pianificato il matrimonio per il prossimo 15 giugno.

Riccardo Lorenzon aveva 59 anni ed era un noto gestore di locali tra i Comuni di Jesolo ed Eraclea.

La coppia si era sposata nell’ospedale di San Donà di Piave, in provincia di Venezia

Malato da tempo, aveva deciso insieme alla compagna Chiara di anticipare le nozze, avvenute nell’ospedale di San Donà di Piave, dove lui era ricoverato.

La morte e le parole della sposa

Purtroppo, “la situazione è precipitata nell’ultimo mese in modo così grave che Riky mi ha chiesto di modificare i nostri progetti”, ha raccontato la neosposa al Gazzettino.

“Ed è stato, pur nella difficoltà emotiva, bellissimo, perché ci hanno permesso di fare una cosa straordinaria in una stanza d’ospedale”.

“È stato anche il nostro essere più forti di tutto, anche degli eventi”, ha aggiunto la donna, che ha raccontato di come il 59enne avesse pensato al matrimonio già nel corso del 2023: “Era il suo primo obiettivo dopo avere smesso di lavorare. Non per la malattia, ma perché così aveva deciso: voleva una festa molto gioiosa“.

Le parole del sindaco di San Donà di Piave

Sull’episodio si è espresso anche il sindaco di San Donà di Piave, Alberto Teso, che aveva celebrato il rito civile in ambiente ospedaliero.

“E’ stato un momento estremamente toccante – ha raccontato al quotidiano locale – che, nella sua drammaticità, ha dimostrato fino a dove possono arrivare la forza d ‘animo e l’amore“.

L’uomo conosceva la coppia fin dall’infanzia: “Lei gli è stata a fianco ogni istante, come solo l’amore più grande del mondo può consentire di fare. Riky ha dimostrato una forza e un coraggio incredibili, fino all’ultimo istante”, ha concluso.

Fonte foto: 123RF/Facebook

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