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CRONACA NERA

Muore al pronto soccorso di Torino dopo 7 ore di attesa: infermiere condannato per omicidio colposo

Un infermiere dell'ospedale San Luigi di Orbassano (Torino) è stato condannato per omicidio colposo: la vittima era morta dopo 7 ore di attesa

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Sette ore di attesa al pronto soccorso prima di essere visitato, poi la morte: si è concluso mercoledì 20 luglio in Tribunale il caso, risalente al gennaio del 2020 all’ospedale San Luigi di Orbassano di Torino, che ha portato a una condanna a otto mesi di reclusione per omicidio colposo ai danni di un infermiere.

La condanna

La vittima è un anziano che, secondo quanto ricostruito del pm Giovanni Caspani, si era presentato al pronto soccorso dell’ospedale torinese in preda a forti dolori all’inguine.

Nonostante avesse segnalato all’infermiere condannato per omicidio colposo il recente intervento di chirurgia vascolare a cui si era sottoposto, è stato classificato come “codice verde”.

Un gravissimo errore di valutazione che è poi risultato fatale per il paziente che lamentava dolori molto importanti e che doveva essere classificato come “codice rosso”.

L’attesa e poi la morte

La lunga attesa – sette ore – ha portato alla morte dell’anziano, sopraggiunta per choc emorragico da rottura di aneurisma dell’aorta addominale.

Da qui l’apertura dell’indagine, che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati dell’infermiere e alla condanna per omicidio colposo e 8 mesi di reclusione.

L’anziano è morto dopo sette ore di attesa al pronto soccorso

Cos’è l’aneurisma dell’aorta addominale

La rottura degli aneurismi dell’aorta addominale richiede un immediato intervento chirurgico a cielo aperto o mediante posizionamento di dispositivi endovascolari (endograft).

Senza trattamento, la percentuale di decessi è vicina al 100%. In caso di intervento, la mortalità è del 50% circa. La mortalità con l’utilizzo di dispositivi endovascolari è generalmente inferiore (fra il 20 e il 30%).

I fattori di rischio sono rappresentanti dal fumo, dall’ipertensione, dall’età avanzata (70-80 anni). Colpisce più molto frequentemente gli uomini rispetto alle donne.

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