Cos'è l'aneurisma: cosa colpisce, come si manifesta, quali sono i sintomi, i trattamenti e come prevenirlo
L'aneurisma può avere conseguenze anche molto gravi: quali sono le aree che può colpire e cosa è necessario sapere per riconoscerlo in tempo
L’aneurisma consiste in una dilatazione anomala e permanente della parete arteriosa o venosa, provocata da un trauma oppure da un’alterazione che la indebolisce. Quando tale dilatazione raggiunge livelli critici, il vaso può rompersi dando così luogo a una emorragia interna, che può portare anche alla morte.
- Aneurisma: quali sono le cause
- Aneurisma: quali sono i fattori di rischio
- Aneurisma: cosa colpisce
- Aneurisma: quali sono i sintomi
- Aneurisma: la diagnosi
- Aneurisma: i trattamenti
- Aneurisma: come prevenirlo
- Aneurisma: che incidenza ha in Italia
Aneurisma: quali sono le cause
Come spiegato dall’Istituto Superiore di Sanità in una scheda specifica dedicata all’aneurisma, le cause possono essere molteplici:
- cause presenti alla nascita (congenite), come la sindrome di Marfan, la sindrome di Ehlers-Danlos e la malattia del rene policistico;
- cause meccaniche, come un danno causato da un trauma;
- cause degenerative, come per esempio l’aterosclerosi;
- cause infiammatorie, come nella malattia di Takayasu;
- cause infettive, provocate da sifilide, micosi, virus.
Aneurisma: quali sono i fattori di rischio
Avere familiari colpiti da un aneurisma può aumentare il rischio di svilupparlo. I fattori di rischio più comuni negli adulti sono:
- il fumo;
- l’alcol;
- il colesterolo alto;
- l’obesità;
- l’ipertensione;
- il diabete.
Aneurisma: cosa colpisce
Sebbene gli aneurismi possano verificarsi in qualsiasi arteria o vena, ce ne sono alcuni più comuni. Si tratta, nello specifico, di:
- aneurisma aortico;
- aneurisma dell’aorta toracica;
- aneurisma dell’aorta addominale;
- aneurisma cerebrale o ictus emorragico;
- aneurisma dell’arteria poplitea (si verifica nell’incavo dietro al ginocchio);
- aneurisma dell’arteria mesenterica (nell’intestino);
- aneurisma dell’arteria splenica (un’arteria della milza).
Illustrazione di un aneurisma.
Aneurisma: quali sono i sintomi
Generalmente, l’aneurisma non causa disturbi (sintomi). Tale problematica, infatti, può svilupparsi lentamente per molti anni e non dare segno della sua presenza fino al momento della rottura. A volte può provocare disturbi legati alla compressione delle strutture anatomiche circostanti.
Se un aneurisma si espande rapidamente, oppure si rompe, possono presentarsi improvvisamente i seguenti disturbi:
- dolore;
- sudorazione elevata;
- vertigini;
- nausea e vomito;
- battito cardiaco accelerato;
- shock / svenimento;
- bassa pressione sanguigna.
Aneurisma: la diagnosi
Capita spesso che gli aneurismi siano diagnosticati casualmente durante esami effettuati per altri motivi.
Un medico può accertare la presenza di aneurisma tramite:
- ecografia ecocolordoppler;
- angiotomografia computerizzata (angio-TAC);
- angiografia a risonanza magnetica (angio-RM).
L’aorta in caso di aneurisma
Aneurisma: i trattamenti
I principali trattamenti negli aneurismi in forma grave sono due:
- l’intervento a cielo aperto, con cui si procede alla chiusura dell’aneurisma e alla sua successiva rimozione dal vaso sanguigno interessato;
- l’intervento con inserimento di uno stent endovascolare.
Aneurisma: come prevenirlo
Per ridurre i rischi di comparsa di un aneurisma, l’Iss raccomanda di seguire alcune regole allo scopo di mantenere i vasi sanguigni sani e puliti. Tali regole includono:
- controllare regolarmente la pressione del sangue;
- mangiare cibi sani;
- fare regolarmente attività fisica;
- smettere di fumare;
- gestire lo stress.
Aneurisma: che incidenza ha in Italia
Secondo i dati resi noti negli anni dal Ministero della Salute, sono circa 6mila i casi mortali di aneurisma in Italia ogni anno. I più frequenti, come sottolineato, sono quelli dell’aorta toracica e addominale, ma anche quello cerebrale.
Se avete sintomi non trascurateli, ma rivolgetevi al vostro medico.