Morto il regista Kenneth Anger autore del libro Hollywood Babylon: maestro di trasgressione, aveva 96 anni
L'opera più controversa non era un film ma un libro: Hollywood Babilonia, composto da due volumi, sugli argomenti "hollywoodiani" più malvisti
Scomparso il maestro dell’occulto. Il discusso e mitizzato regista e autore sperimentale Kenneth Ange è morto all’età di 96 anni. Nella sua produzione artistica, accanto all’esoterismo anche il ruolo centrale nella cultura underground gay.
La scomparsa di Kenneth Anger
Il regista, sceneggiatore e autore Kenneth Anger è scomparso all’età di 96 anni.
Anger era uno dei personaggi più influenti della controcultura cinematografica gay, vicino ad artisti come Mick Jagger e Keith Richards.
Un tweet in ricordo del regista, con alcune scene dai film
Noto per gli eccessi e la trasgressività dei temi, era uno dei registi più controversi del cinema sperimentale, che influenzò, tra gli altri, registi come Scorsese e Lynch.
L’interesse per l’esoterismo
Kenneth Anger è nato a Santa Monica, in California, nel 1927 e a soli 10 anni aveva iniziato ad avvicinarsi al mondo del cinema, con un interesse per il sovrannaturale.
Fireworks è il film con cui l’artista debutta nel 1947, che lo consacra come il regista più sperimentale della storia del cinema, per l’assenza di dialoghi, allusioni esoteriche e l’irriverente dissacrazione di Hollywood.
Tra i titoli più famosi, Inauguration of the Pleasure Dome del 1954 e il cortometraggio Lucifer Rising, incentrato sull’ascesa di Lucifero, che con un montaggio frenetico presenta celebrazioni pagane e riti magici.
Anger era anche un seguace di Scientology, motivo del forte legame con l’attore Tom Cruise.
La trasgressione
Kenneth Anger è stato anche uno dei primi registi dichiaratamente omosessuali a Hollywood.
I film esplorano esplicitamente anche temi come le perversioni erotiche, il nazismo o il cattolicesimo, che hanno portato a considerare “maledette” le sue pellicole.
Come in Scorpio Rising del 1963, venne considerato un oltraggio al pudore e sottoposto a censura, anche se considerato un capolavoro da numerosi registi passati e contemporanei.
Tra le opere più controverse, però, non c’è un film ma un libro: si tratta di Hollywood Babilonia, composto da due volumi, che esplorano argomenti malvisti a Hollywood, come la morte di Marylin Monroe.