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Morto il regista Giuliano Montaldo che aveva diretto Sacco e Vanzetti: aveva 93 anni, lutto nel cinema

Il regista, sceneggiatore e attore Giuliano Montaldo è morto a 93 anni nella sua casa di Roma: ha diretto, tra gli altri, Sacco e Vanzetti

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Il mondo del cinema è in lutto: è spento nella sua casa di Roma il regista, sceneggiatore e attore Giuliano Montaldo. Nato a Genova nel 1930, Montaldo avrebbe compiuto 94 anni il prossimo 22 febbraio. Vicini a lui sua moglie Vera Pescarolo, la figlia Elisabetta e i suoi due nipoti Inti e Jana Carboni.

Niente funerali

Per scelta della famiglia di Giuliano Montaldo, come riportato dall’agenzia ‘ANSA’, non si terranno esequie pubbliche.

La vita di Giuliano Montaldo

All’età di 14 anni, Giuliano Montaldo è stato rastrellato dai nazifascisti in Liguria e deportato sul fronte al sud. Riuscito a scappare, si è poi unito alla Resistenza nel Gruppo di Azione Patriottica (Gap) della sua città.

Nel 2002 è stato nominato Cavaliere di Gran Croce dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.

Nel 2021, nel suo libro autobiografico ‘Un Grande Amore’ (pubblicato da La nave di Teseo), Giuliano Montaldo ha raccontato per la prima volta in prima persona il film della sua vita, ricostruendo oltre 70 anni di carriera davanti e dietro la macchina da presa e il suo profondo legame d’amore e di lavoro con la moglie, da lui definita “il mio migliore collaboratore”.

Sulla coppia sono stati realizzati diversi documentari, diretti, tra gli altri, da Fabrizio Corallo (“Vera & Giuliano”), Marco Spagnoli (“Quattro volte vent’anni”) e una serie di saggi, tra cui “Dal Polo All’Equatore” di Alberto Crespi.

Giuliano Montaldo, ai David di Donatello 2018.

La carriera nel cinema

Giuliano Montaldo ha debuttato come attore nel 1951 in “Achtung! Banditi!” di Carlo Lizzani con Gina Lollobrigida e, sempre di Lizzani, in “Cronache di poveri amanti” con Marcello Mastroianni.

Nel corso della sua carriera ha interpretato una ventina di film, diretti, tra gli altri, da Luciano Emmer, Francesco Maselli, Elio Petri, Valerio Zurlini, Margarethe von Trotta, Nanni Moretti, Carlo Verdone e – per ultimo in ordine di tempo – da Francesco Bruni, in “Tutto quello che vuoi” che nel 2018. Quest’ultima interpretazione gli è valsa un premio David di Donatello.

Montaldo ha lavorato come aiuto regista in diversi film, tra cui “La Lunga Strada Azzurra” (1957) e “Kapò” (1960). Come regista ha esordito nel 1961 con “Tiro Al Piccione” che, restaurato dalla Cineteca Nazionale, è stato presentato nel 2019 alla Mostra del Cinema di Venezia. Oltre 20 sono stati i film da lui diretti, 16 dei quali musicati da Ennio Morricone (Montaldo è il regista con cui il compositore ha collaborato di più).

Tra i film diretti da Giuliano Montaldo spiccano “Gli Intoccabili” (1969, con John Cassavetes), “Sacco e Vanzetti” (1970, con Gian Maria Volonté), “Giordano Bruno” (1973, ancora con Gian Maria Volonté e con Charlotte Rampling), “L’Agnese Va A Morire” (1976, con Ingrid Thulin) e “Gli Occhiali d’Oro” (1987, tratto dal romanzo omonimo di Giorgio Bassani, con Philippe Noiret, Rupert Everett, Stefania Sandrelli e Valeria Golino).

L’ultimo film da regista, scritto con Andrea Purgatori, anche lui recentemente scomparso, è stato “L’Industriale” (2011, con Pierfrancesco Favino). Il film ha vinto diversi riconoscimenti, tra cui 4 Globi d’oro della stampa estera.

Giuliano Montaldo è stato anche molto attivo nella produzione di grandi opere televisive, come il kolossal in 8 puntate “Marco Polo”, prodotto dalla Rai e dalla Nbc nel 1982, trasmesso in 46 Paesi del mondo e vincitore agli Emmy awards.

Appassionato di musica, Montaldo ha anche curato la regia per grandi teatri nazionali ed internazionali di famose opere liriche, tra cui “Turandot” (1983), “Il Trovatore” (1990), “La Bohème” (1994), “Otello” (1994), “Il flauto magico” (1995), “Nabucco” (1997) e “Tosca” (1998, presentata allo Stadio Olimpico di Roma).

Nel 1999 (e fino al 2009) Giuliano Montaldo è stato il primo presidente di Rai Cinema. Nel 2016-17 ha presieduto l’Accademia del Cinema Italiano-Premi David di Donatello.

Fonte foto: ANSA

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