Morto annegato nel lago di Caldaro vicino Bolzano, ragazzo di 29 anni si era tuffato dal pedalò con gli amici
Non era un abile nuotatore il giovane che si è tuffato dal pedalò nel lago di Caldaro, a 20 km da Bolzano. Il corpo ritrovato dopo ore di ricerche grazie al sonar
Si era tuffato dal pedalò nel lago di Caldaro, in provincia di Bolzano, ma è morto annegato. La vittima è un 29enne di origini marocchine residente in provincia di Novara. Il ragazzo si trovava in Alto Adige per motivi di lavoro. Nel pomeriggio di sabato 13 luglio aveva deciso, insieme ad altri due amici, di rinfrescarsi facendo un tuffo al lago.
Soccorsi immediati
I fatti sono avvenuti poco dopo le 18:30. Non vedendo riaffiorare l’amico, gli altri due giovani hanno immediatamente dato l’allarme. Nel giro di 3 minuti, è uscito il primo motoscafo con un sommozzatore.
In breve il posto è stato raggiunto da circa 40 soccorritori, fra personale sanitario, vigili del fuoco volontari di San Giuseppe al Lago e gruppo sommozzatori dei vigili del fuoco di Bolzano, supportati dall’elicottero Pelikan 3 per il monitoraggio aereo. Le ricerche sono andate avanti per ore e sono state complicate dalla scarsa visibilità dovuta al fondale torbido del lago e al venire meno della luce solare.
Quello di Caldaro è il più grande lago naturale nella provincia di Bolzano. Si trova a circa 20 km dal capoluogo. In estate è una meta molto frequentata da residenti e turisti.
Corpo trovato grazie al sonar
Il corpo è stato infine recuperato dai sommozzatori attorno alle 22:00, grazie all’ausilio di un sonar: si trovava sul fondale del lago, a circa 120 metri dal punto in cui il ragazzo aveva fatto il suo ultimo tuffo.
Il giovane non sapeva nuotare
Il comandante dei vigili del fuoco volontari di San Giuseppe al Lago, Georg Morandell, parlando con il Tgr del Trentino-Alto Adige ha spiegato che il 29enne non era un nuotatore esperto. La causa della morte, di conseguenza, sarebbe da imputare all’annegamento.
Quando è avvenuto il fatto, il pedalò si trovava a una cinquantina di metri dalla riva del lago. Gli amici non sono stati in grado di fornire aiuto a causa del forte vento che ha trascinato la piccola piattaforma lontano dal luogo in cui si stata consumando la tragedia.
La salma è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria, che valuterà se procedere all’autopsia anche se la causa della morte appare evidente.
La tragedia del lago di Caldaro è la fotocopia di quella avvenuta nell’estate del 2023 al lago di Bolsena: in quell’occasione a perdere la vita fu un ragazzo di 20 anni.