Morto Alberto Di Pisa, il magistrato che si occupò delle indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone
Morto il magistrato Alberto Di Pisa, Fece parte del pool antimafia di Palermo e si occupò delle indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone
È morto nella notte a Palermo l’ex procuratore Alberto Di Pisa, membro del pool antimafia e giudice nel maxi processo di Palermo. Il magistrato è stato procuratore anche a Marsala dove ha seguito il caso della piccola Denise Pipitone, la bambina scomparsa da Mazara del Vallo il primo settembre del 2004, quando non aveva ancora quattro anni. Aveva 78 anni.
Malato da tempo, Alberto Di Pisa era stato dimesso nella giornata di giovedì, in fin di vita, dall’ospedale dove era ricoverato per un tumore. Si è spento nella notte nella sua casa. Per sua volontà sarà sepolto a Rizzuti, in Calabria, nella cappella della famiglia della moglie.
Diversi i misteri di cui si era occupato o in cui era rimasto coinvolto, dall’accusa negli anni Ottanta di essere il “corvo di Palermo” alle indagini sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone.
Alberto Di Pisa, la carriera del magistrato
In pensione dal 2015, Alberto Di Pisa aveva iniziato la sua carriera in magistratura nel 1971 come pretore a Castelvetrano. Poi il trasferimento alla procura di Palermo, dove lavorò per anni. Come sostituto procuratore fece parte del pool antimafia ideato da Rocco Chinnici e fu tra i magistrati che istruirono il maxiprocesso di Palermo.
Coinvolto nel caso del “corvo di Palermo”, fu condannato in primo grado e poi assolto. Nel 2003 il Csm lo nominò procuratore capo al tribunale di Termini Imerese, nel 2008 passò poi alla guida della procura di Marsala, dove si occupò delle indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone.
Alberto Di Pisa, indagato e assolto
A fine anni Ottanta Alberto Di Pisa fu protagonista di una vicenda che fece scalpore. Venne accusato di essere il “corvo di Palermo“, l’autore di lettere anonime in cui si accusavano investigatori e magistrati, tra cui Giovanni Falcone, di aver gestito in modo spregiudicato il pentito Contorno.
Il magistrato fu condannato nel 1992 in primo grado a un anno e sei mesi perché nel 1989 l’Alto commissario per la lotta alla mafia Domenico Sica indicò fosse sua l’impronta digitale lasciata su uno dei messaggi anonimi del “corvo”. Nel frattempo sospeso dal servizio, Di Pisa venne definitivamente assolto nel dicembre 1993 “per non aver commesso il fatto”.
Alberto Di Pisa, le indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone
Nell’ultima parte della sua carriera Alberto Di Pisa era stato a capo della procura del tribunale di Marsala, dove si era occupato della scomparsa della piccola Denise Pipitone.
In una delle sue ultime apparizioni in tv, il magistrato aveva dichiarato di essere convinto “al 90 per cento” che la bambina avvistata da una guardia giurata a Milano nell’ottobre 2004 fosse proprio Denise.
“C’è un’intercettazione – aveva detto Di Pisa – in cui Jessica Pulizzi afferma di averla portata a casa di qualcuno, quindi si presume che abbia prelevato la bambina. Questo qualcuno si suppone l’abbia consegnata a qualcun altro che successivamente l’ha ceduta ai nomadi. Per me al 90% la bambina vista a Milano è Denise Pipitone per tanti motivi: la somiglianza fisica, il taglio che aveva sulla guancia sinistra e l’accento siciliano”.
Morto Alberto Di Pisa, i messaggi di cordoglio
Il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, ha espresso in una nota il cordoglio per la morte del giudice Alberto Di Pisa: “Con lui scompare un illustre giurista da sempre in prima linea nel contrasto alla criminalità organizzata”.
“L’ho conosciuto subito dopo il mio insediamento a Palazzo Orleans – ricorda Musumeci – e, avendone apprezzato il rigore morale e la competenza amministrativa, l’ho nominato commissario straordinario del Libero consorzio Di Agrigento, dove ha profuso con tenacia il proprio impegno. Alla famiglia del magistrato va il mio più sentito cordoglio, al quale unisco la vicinanza della comunità siciliana”.