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Monossido di carbonio a Firenze, bambina di 6 anni sotto terapia iperbarica: è ancora grave, parlano i medici

Una famiglia di Firenze è morta in casa a causa di monossido di carbonio. Salva ma in gravi condizioni una bambina di 6 anni

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Maria Francesca Moro

GIORNALISTA

Giornalista professionista specializzata in cultura e ambiente, si occupa anche di cronaca, attualità e politica. Inizia il suo percorso nel mondo della carta stampata, per poi impugnare la telecamera e raccontare l’attualità su social e tg nazionali.

Tragedia a Firenze. Una famiglia è stata trovata senza vita nella propria abitazione di San Felice a Ema, nei pressi della zona del Galluzzo. Morti due adulti e un ragazzino di 11 anni, probabilmente a causa di un’intossicazione da monossido di carbonio. Unica sopravvissuta una bambina di 6 anni, ricoverata all’ospedale pediatrico in condizioni gravissime.

Tragedia familiare a Firenze

Nel primo pomeriggio di giovedì 19 dicembre, i vigili del fuoco hanno fatto irruzione nell’abitazione di Matteo Racheli e della compagna Margarida Alcione.

A dare l’allarme è stata l’ex moglie di Racheli, preoccupata perché da molte ore non riusciva a mettersi in contatto con l’uomo.

La tragedia in una villetta a San Felice a Ema, frazione di Firenze

Racheli, 49 anni, è morto sul divano del salotto al piano terra della sua villetta di San Felice a Ema, a Firenze.

Deceduta anche la compagna, una 46enne di origini brasiliane, e il figlio di lui, Elio, di 11 anni. Ritrovati senza vita nella stessa stanza dell’uomo.

La coppia lavorava nel settore immobiliare, gestendo diverse proprietà, in affitto o adibite a bed & breakfast, nel centro del capoluogo toscano.

In gravi condizioni una bambina di 6 anni

Unica sopravvissuta al terribile incidente è una bambina di 6 anni, figlia di Racheli e Alcione.

Al momento del ritrovamento le sue condizioni non erano stabili e si è proceduto al ricovero presso l’ospedale pediatrico Meyer.

La bimba è in condizioni gravissime ma stabili, ha spiegato Francesca Menegazzo, della direzione sanitaria dell’Aou Meyer.

Queste le sue parole, citate dall’Ansa:

“È stato possibile nella notte effettuare una prima seduta di ossigenoterapia in camera iperbarica presso l’ospedale di Careggi. La prognosi rimane riservata, non è possibile scioglierla. Gli accertamenti sono sempre in corso e la situazione è molto severa“.

Menegazzo ha aggiunto che la piccola paziente sarà sottoposta ad altre sedute di ossigenazione in camera iperbarica, seguendo un programma che però potrebbe variare a seconda dell’andamento clinico.

Cos’è l’ossigenoterapia in camera iperbarica

Menegazzo ha inoltre spiegato che l’ossigenoterapia in camera iperbarica viene effettuata nei casi di intossicazione da monossido di carbonio, che colpisce soprattutto il cuore e il cervello.

Solitamente i bambini riportano intossicazioni più severe degli adulti, il fatto che la sopravvissuta abbia 6 anni è qualcosa che somiglia a un miracolo: “Non ci era mai capitato questo scenario”, ha confessato il medico.

Intossicazione da monossido di carbonio

Stando alle prime ricostruzioni effettuate dai vigili del fuoco, causa delle morti sarebbero state delle esalazioni di monossido di carbonio.

Nell’abitazione sono presenti una caldaia e due stufe a pellet, che potrebbero essere state oggetto di un malfunzionamento.

Nella villa sono interventi gli agenti della polizia, coordinati dalla procura, che hanno avviato le indagini per stabilire le cause esatte dei decessi.

“Una scena che non avrei voluto vedere” è stato il sentito commento rilasciato a Fanpage dall’ispettore dei pompieri di San Felice a Ema, Giuliano Dambello.

L’ispettore ha raccontato: “Ci siamo trovati di fronte il padre con i due bambini sul divano, mentre la madre era più distante da loro”.

Probabilmente si sono tutti addormentati senza accorgersi di quanto stava accadendo loro.

Fonte foto: ANSA

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