Molestie alpini, bufera sul sindaco di Trieste per le parole contro le associazioni femministe: cosa ha detto
Intervenuto in una televisione locale, Roberto Dipiazza ha attaccato duramente "Non una di meno" per le iniziative contro le penne nere
Non si placano le polemiche su quanto avvenuto lo scorso weekend a Rimini durante il raduno nazionale degli alpini. Per tutta la settimana si sono susseguiti attacchi mediatici, contro cortei e dichiarazioni contrastanti sui presunti casi di molestie perpetrati dalle Penne nere ai danni di decine di donne che stanno denunciando l’accaduto.
Raduno a Rimini, gli alpini continuano a far discutere
Dopo il post social in difesa degli alpini pubblicato dal segretario della Lega Matteo Salvini sulla sua pagina ufficiale, questa volta a finire nella bufera è stato Roberto Dipiazza, primo cittadino di Trieste.
A differenza del leader del Carroccio – che aveva solamente alluso in maniera generica ai fatti avvenuti in Romagna, per poi concludere il post con un “Viva gli alpini!” – il sindaco del capoluogo friulano ha lanciato un attacco chiaro e preciso alle tante associazioni femministe che si stanno mobilitando in molti modi per far emergere le storie di violenza verbale (e non solo) emerse dai racconti dei giorni successivi.
L’intervento di Roberto Piazza in difesa delle penne nere
In un’intervista rilasciata a una televisione locale, Roberto Dipiazza ha commentato così le tante denunce contro gli alpini presentate in questi giorni: “Ma stiamo scherzando? Ho sentito una signora dichiarare ‘mi hanno detto che ho un bel paio di gambe e mi sono sentita violentata’. Vorrei dire a questa persona che la violenza è un’altra cosa e che forse non si rende conto delle parole che sta utilizzando”
Le parole del sindaco di Trieste contro le associazioni femministe
Sempre più convinto delle proprie posizioni sull’accaduto, il sindaco di Trieste ha continuato ad alimentare il dibattito in studio, dicendo diverse volte ad alta voce: “Viva gli alpini!“. Il conduttore del programma gli ha fatto poi notare che in questi giorni le denunce presentate sono salite a diverse centinaia.
A quel punto, parlando delle iniziative in merito promosse dell’associazione “Non una di meno“, Dipiazza ha definito le tante attiviste presenti di tutta Italia come “gentaglia“.