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CRONACA NERA

Minaccia l'ex fidanzata di farle fare la fine di Giulia Cecchettin: 18enne arrestato in Valle d'Aosta

Un 18enne di Aosta è stato arrestato per aver minacciato l'ex fidanzata minorenne: "Ti faccio fare la fine di Giulia Cecchettin" le avrebbe detto

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Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

Nuovo drammatico caso di cronaca dalla provincia di Aosta, dove un 18enne è stato arrestato per aver minacciato l’ex fidanzata. A fare notizia, è in particolare il riferimento alla morte di Giulia Cecchettin, la giovane uccisa l’11 novembre da Filippo Turetta e già tristemente “causa” di altri fatti di violenza sulle donne in questi giorni.

18enne minaccia la ex fidanzata: “Ti faccio fare la fine di Giulia”

Stando a quanto riportato dal comunicato stampa dei carabinieri di Aosta, un 18enne è stato arrestato nella giornata di ieri, venerdì 24 novembre. Nei suoi confronti, pendono reati di minaccia e stalking: avrebbe infatti pedinato l’ex fidanzato, spingendosi a vessazioni e violenze nei suoi confronti.

Dopo l’ennesima minaccia, i genitori della giovane ancora minorenne hanno deciso di rivolgersi ai carabinieri: il 18enne è stato soggetto a un ordine di custodia cautelare, ma a rendere particolarmente drammatico il caso è una frase che viene riportata.

Una panchina rossa, dedicata alla memoria di Giulia Cecchettin

Pare infatti che l’appena maggiorenne abbia detto all’ex fidanzata: “Ti faccio fare la fine di quella là“, riferendosi proprio alla 22enne Giulia Cecchettin, il cui omicidio è stato confessato all’ex Filippo Turetta, arrivato in Italia proprio oggi dopo l’arresto dei giorni scorsi.

I militari sottolineano che dal primo racconto fatto in caserma è apparso chiaro che si trattasse di un Codice Rosso, motivo per cui la minora è stata sentita seguendo le linee guide della normativa in vigore. Il 18enne è stato portato alla casa circondariale di Brissogne.

Secondo caso in pochi giorni dopo la violenza a Portogruaro

Si tratta del secondo episodio di violenza sulle donne che “prende spunto” dal caso di Giulia Cecchettin in questi giorni. Il primo è avvenuto a Portogruaro, nel Veneziano, dove una donna è stata aggredita dal marito, già accusato di lesioni aggravate nei confronti della coniuge per un precedente di violenza domestica.

Stando a quanto è stato ricostruito, lunedì 20 novembre guardando il telegiornale l’uomo avrebbe commentato con un “Chissà cosa aveva combinato”. La moglie, inorridita, avrebbe risposto che erano parole da criminale e da lì sarebbe scattata la violenza.

Prima le ha sferrato un pugno all’addome, poi ha tentato di colpirla con un coltello. La punta arrotondata e il maglione hanno impedito che la donna venisse ferita seriamente: la vittima ha riportato un livido al costato e uno sotto il seno, dove il marito ha provato a sferrare la coltellata. È stato il figlio a chiamare i carabinieri.

Boom di chiamate al 1522 dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin

La vicenda di Giulia Cecchettin ha profondamente scosso l’opinione pubblica e spinto anche il governo a prendere provvedimenti immediati per tentare di arginare un fenomeno terribile e lontano dalla decrescita. Anche per questo il padre Gino Cecchettin, oggi 25 novembre Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ha lanciato un appello a denunciare sempre.

Molte donne si sono già fatte avanti: il 1522, il numero gratuito d’emergenza per segnalare episodi di violenza e di stalking, ha segnalato un considerevole aumento delle chiamate nei giorni successi alla scomparsa e al ritrovamento del cadavere della giovane 22enne.

Persino i vip, da Mara Venier a Simona Ventura passando poi per Elodie (che ha interrotto il suo concerto per osservare un minuto di silenzio), Renato Zero e Piero Pelù, non si sono sottratti da commenti: proprio lo storico leader dei Litfiba si è lasciato andare a un duro attacco al genere maschile, che ha postato sui social: “Mi vergogno di essere uomo. Siamo tutti da rifare”.

Fonte foto: iStock

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