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Minacce ai pm del processo Open Arms di Salvini, insulti ai tre che hanno chiesto la condanna a 6 anni

La Procuratrice generale di Palermo ha lanciato l'allarme al comitato competente per le minacce ai tre pm coinvolti nel processo Open Arms contro Matteo Salvini

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Alberto Cantoni

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Scrive di cronaca e attualità, ma le passioni più grandi sono la tecnologia e l’innovazione. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo muove i primi passi nelle redazioni di alcune testate nazionali tra Milano e Roma. Attualmente collabora con diverse realtà editoriali.

Minacce e auguri di morte ai tre pm coinvolti nel processo Open Arms contro Matteo Salvini. La Procuratrice generale di Palermo Lia Sava ha lanciato l’allarme al Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica a causa dei numerosi messaggi di insulti e dei post intimidatori nei confronti di Marzia Sabella, Gery Ferrara e Giorgia Righi. I tre magistrati, al termine della requisitoria dello scorso sabato 14 settembre, hanno chiesto la condanna a 6 anni di carcere per l’attuale ministro dei Trasporti, imputato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio.

Minacce ai pm del processo Open Arms contro Matteo Salvini

La requisitoria del processo che vede imputato il leader della Lega sul divieto di sbarco (illegittimo secondo l’accusa) alla nave della ong spagnola Open Arms con a bordo 147 migranti, ha generato reazioni di sdegno e una violenta campagna social.

Tanti gli insulti comparsi sul web contro i tre giudici, come segnala Ansa: “Siete il cancro dell’Italia, spero nella giustizia divina che prima o poi arriva”, uno tra i tanti.

Una nave di Open Arms naviga al largo delle coste della Striscia di Gaza

I messaggi e i contenuti d’odio sono stati trasmessi contemporaneamente anche alla Procura di Caltanissetta.

Al momento, i tre magistrati stanno valutando se agire civilmente e penalmente contro gli autori delle minacce.

Il processo Open Arms

Il processo riguarda i fatti risalenti all’agosto 2019, quando Salvini era ministro degli Interni durante il governo Conte I.

Stando all’accusa, il segretario del Carroccio avrebbe impedito illegittimamente alla nave della ong Open Arms di approdare a Lampedusa.

Il divieto era stato reiterato per diversi giorni, nonostante le condizioni dei profughi e la decisione del Tar del Lazio di sospendere il divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane.

La vicenda si concluse solo in seguito all’intervento del procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, che dopo essere salito sull’imbarcazione dispose lo sbarco dei profughi.

La previsione di Toninelli sul processo

Nei giorni scorsi, l’ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli ha pubblicato un video sulla sua pagina Facebook, intitolato “Ancora due parole su Salvini e Open Arms”.

Nel filmato, l’ex politico si è avventurato in una previsione sull’esito del processo.

“Certamente Salvini non verrà mai condannato – ha spiegato – Gli daranno magari una sanzioncina piccolina, di sicuro non per sequestro di persona”.

Fonte foto: ANSA

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