Cdm senza Matteo Salvini, assente per motivi familiari: il leader della Lega è rientrato a Milano
Il vicepremier Matteo Salvini ha saltato per motivi familiari il Cdm in cui era atteso il dl Giustizia: non ancora chiare le ragioni dell'assenza
Emergenza familiare per il vicepremier Matteo Salvini che ha saltato il Cdm per rientrare in fretta a Milano. Non sono ancora chiari i motivi che hanno portato il ministro delle Infrastrutture a essere costretto ad assentarsi dalla seduta di Palazzo Chigi. Il Consiglio dei ministri, convocato per le 14, è iniziato in ritardo di un’ora e mezza ed è durato soltanto 15 minuti.
Salvini assente per motivi familiari
Matteo Salvini era atteso in Cdm anche per un confronto con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e l’altro vicepremier Antonio Tajani dopo le scaramucce di maggioranza a colpi di veti incrociati che si sono verificate sul Canone Rai.
Secondo quanto ricostruito da Repubblica, la presenza del segretario del Carroccio sarebbe già stata in forse. In seguito è stato lo stesso vicepremier a spiegare il perché della sua assenza, parlando ai microfoni di Rai Radio 1:
Oggi avevo problemi di salute in famiglia, e la famiglia viene prima di tutto. Per quello che riguarda Forza Italia, mi è spiaciuto che abbia impedito di tagliare il canone. Ma il governo è unito.
Il messaggio sui social
Il ministro dei Trasporti aveva anticipato che non sarebbe andato al presidio della Lega nel quartiere milanese di Corvetto, in programma alle 18 di venerdì 29 novembre come reazione ai tumulti scoppiati in seguito alla morte di Ramy Elgaml.
Intanto, intorno alle 15, dai profili social di Matteo Salvini è apparso un post sugli scontri avvenuti a Torino tra manifestanti e polizia, durante i quali il vicepremier è stato bersagliato da cori.
“Insulti, scontri con le Forze dell’Ordine (a loro va tutta la nostra solidarietà), foto bruciate. I soliti ‘democratici’, tolleranti solo con chi la pensa come loro. Penosi” si legge sull’account Instagram di Salvini.
Il Cdm
Tra i temi centrali del Consiglio dei ministri programmato per la giornata di venerdì 29 novembre avrebbe dovuto esserci la discussione del Dl Giustizia.
Cominciato dopo quasi un’ora e mezza di ritardo, il Cdm è durato soltanto 15 minuti, senza il tempo di fatto di votare il testo del provvedimento.
Secondo quanto comunicato dal ministero della Giustizia, durante la riunione è stato prorogato il termine per le elezioni dei Consigli giudiziari e del Consiglio direttivo della Corte di cassazione, “differite al mese di aprile 2025”.
Tra le delibere approvate nella seduta lampo anche un documento che dichiara l‘interesse strategico nazionale sul programma di Amazon web services (Aws) per l’espansione dell’infrastruttura e dei servizi cloud in Italia, con un investimento iniziale da 1,2 miliardi di euro, aprendo alla nomina di un Commissario straordinario di Governo con poteri di ordinanza anche in deroga alla normativa vigente e il compito di rilasciare una “autorizzazione unica”.