Meloni contro Macron: "Non ho condiviso le sue parole. In Ucraina se resistiamo obbligheremo Putin a trattare"
Meloni risponde a Macron e continua a marcare la posizione del Governo sulla guerra in Ucraina
Giorgia Meloni contro Macron. In un’intervista la presidente del Consiglio ha fatto il punto sulla guerra in Ucraina, dall’atteggiamento di sostegno del governo alle parole del presidente francese sulle truppe Nato.
- Meloni contro Macron, cosa ha detto la premier
- La strategia di Meloni: non mollare per costringere Putin a trattare
- Meloni sull'attentato a Mosca
Meloni contro Macron, cosa ha detto la premier
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha parlato in un’intervista alla trasmissione Fuori dal Coro in onda su Rete 4 la sera di mercoledì 27 marzo, soprattutto di quanto accaduto all’ultimo Consiglio europeo.
La premier ha chiarito lo scontro con Macron sulla guerra in Ucraina: “Penso che converrà con me che in due anni di guerra, quando stavo all’opposizione e dopo al governo, lei non m’ha mai sentito utilizzare questi toni, proprio perché io penso che sulle cose serie si debba reagire in modo serio” ha detto Meloni.
“Non ho condiviso per esempio le parole di Macron, l’ho detto anche a lui: non le condivido e sono convinta che si debba fare attenzione ai toni che si usano. Io penso che si debba essere muscolari nei fatti e non negli atteggiamenti” ha poi aggiunto.
Il presidente francese Macron aveva ventilato più volte nelle ultime settimane di essere disposto a schierare soldati dell’esercito della Francia o di altri Paesi Nato in Ucraina.
La strategia di Meloni: non mollare per costringere Putin a trattare
La presidente del Consiglio si è poi soffermata sulla guerra in Ucraina e sulla strategia di sostegno che il governo ha tenuto fino a questo momento nonostante le posizioni non del tutto allineate di alcuni alleati della maggioranza.
“Quello che Putin aveva in testa era una guerra lampo che gli avrebbe consentito di invadere l’Ucraina in qualche giorno. E se questo fosse accaduto, temo che non si sarebbe fermato. Chi cerca di aiutare l’Ucraina allontana la guerra rispetto alla possibilità che arrivi nel cuore d’Europa” ha dichiarato Meloni.
“Lo abbiamo fermato lì. E, secondo me, se non molliamo lo costringiamo anche a sedersi a un tavolo delle trattative per cercare una pace giusta, che è ovviamente l’obiettivo che abbiamo. Perché non è che ci divertiamo nell’attuale contesto. L’importante è che noi sappiamo qual è l’obiettivo che vogliamo” ha poi concluso sul tema.
Meloni sull’attentato a Mosca
La premier ha poi anche stroncato le accuse di Putin all’Ucraina e all’occidente per le responsabilità dell’attentato alla Crocus City Hall di Mosca, in cui sono morte almeno 133 persone.
“Come sappiamo l’attentato è stato rivendicato e quindi si può dare la colpa a chi si vuole, quando si fa propaganda, ma c’è qualcuno che ha dichiarato: ‘siamo stati noi’ e del resto le modalità sono quelle che noi conosciamo, non vedo come un attentato del genere potrebbe aiutare l’Ucraina o l’Occidente” ha detto Meloni.
“Una cosa che io continuo a rispedire al mittente è l’idea secondo la quale chi cerca di aiutare l’Ucraina vuole la guerra e quasi quasi i russi che l’hanno invasa sono quelli che vogliono la pace” ha concluso la presidente del Consiglio.