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Maurizio Landini sbotta contro Giorgia Meloni in tv: "A pagare le tasse non è il c******, è un dovere"

Maurizio Landini si scaglia contro Giorgia Meloni in Tv sul tema tasse, accusando il Governo di favorire l'evasione fiscale con continui condoni

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Maurizio Landini senza giri di parole in Tv torna ad attaccare Giorgia Meloni. Il segretario della Cgil ospite di Giovanni Floris a Dimartedì si è scagliato contro la presidente del Consiglio sull’argomento tasse, imputando al Governo di favorire l’evasione fiscale attraverso numerosi condoni. Un tema sollevato spesso dal numero uno del sindacato più grande d’Italia, nello scambio di accuse a distanza con la premier.

Il tema dei condoni

Intervenendo al programma di La7, nella puntata di martedì 14 gennaio, Maurizio Landini ha contestato le politiche del Governo su diverse tematiche economiche, dal caro-prezzi alle pensioni, fino a commentare le stime della Commissione europea sugli oltre 24 miliardi di evasione fiscale nel 2023, in crescita di 7,8 miliardi in un anno.

Questi fanno i condoni – ha detto lapidario il segretario della Cgil – Questi qui anziché andare a colpire l’evasione fiscale continuano a fare condoni su condoni, addirittura fanno la flat tax”.

Il segretario della Cgil, Maurizio Landini

L’attacco di Maurizio Landini

Anche in questa occasione Landini non le ha mandate a dire, attribuendo l’impennata dell’evasione fiscale a Giorgia Meloni: “Se il presidente del Consiglio in campagna elettorale dice che pagare le tasse è un pizzo, uno sa che basta che aspetti un po’, non paga le tasse, e gli fanno i condoni, quindi può evadere tranquillamente”.

“Il messaggio che arriva – ha spiegato il sindacalista – non è il messaggio della responsabilità ai cittadini, in cui si dice la verità: che ognuno in base a quello che ha e a quello che prende deve contribuire per far crescere questo Paese, perché lì si devono andare a prendere i soldi per far funzionare la Sanità, per far funzionare i trasporti, per fare le manutenzioni”.

“Alla gente bisogna dirgli la verità, se vuoi far crescere questo Paese c’è bisogno che ognuno faccia la sua parte e a pagare le tasse non è il c******, ma è un diritto, un dovere, che le persone devono avere questo è il messaggio che non arriva” ha concluso Landini.

Le scintille con Giorgia Meloni

Del resto non è la prima volta che il segretario della Cgil utilizza questa espressione per protestare contro una politica, secondo quanto sostiene, volta a favorire l’evasione fiscale: proprio nello studio di Dimartedì, Maurizio Landini aveva già lanciato la provocazione che “chi paga le tasse in Italia è un c******“.

Ma a distanza di un anno il livello dello scontro tra Landini e Meloni si è fatto sempre più alto, in particolare dopo le bordate sugli scioperi della premier contro il sindacalista dal palco di Atreju.

Fonte foto: ANSA

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