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Maurizio Landini contro la politica che favorisce l'evasione fiscale: "Chi paga tasse in Italia è un c******"

Maurizio Landini contro la politica che favorisce l'evasione fiscale: "Chi paga tasse in Italia è un c******" dice il segretario della Cgil a Floris

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Maurizio Landini si scaglia contro il governo Meloni sulle tasse. “Chi paga le tasse in Italia è considerato un c******e!“, sbotta il segretario della Cgil, intervistato da Giovanni Floris a “DiMartedì” su La7. Landini attacca la politica fiscale dell’esecutivo che, spiega, non ha avuto incidenza sul lavoro dipendente. “Per far crescere questo Paese”, afferma, “è necessario un nuovo patto fiscale“. E annuncia dei referendum: “Bisogna cancellare la precarietà e dare un futuro a chi lavora”.

L’attacco di Maurizio Landini al governo Meloni sulle tasse

Chi paga le tasse in Italia è considerato un c******e, non so se è chiaro”. L’attacco sulle tasse di Maurizio Landini al governo guidato da Giorgia Meloni è feroce.

“Si favorisce sempre chi evade, con condoni, sovracondoni“, ha sottolineato il segretario della Cgil intervistato da Giovanni Floris a “DiMartedì” su la7, invitando l’esecutivo a “andare a tassare chi evade o non paga”.

tasse-maurizio-landiniFonte foto: ANSA

Maurizio Landini, segretario della Cgil

Secondo Landini “un nuovo patto fiscale serio” è la condizione per far crescere questo Paese: “Noi abbiamo bisogno di investire, di creare lavoro, di investire sulla formazione delle persone”, ha detto.

“Quelle risorse evase sono un furto per il futuro del Paese, un furto per le nuove generazioni!” ha concluso il segretario, annunciando dei referendum: “Bisogna cancellare la precarietà e dare un futuro ai giovani e alle donne, chi lavora deve poter vivere dignitosamente”.

Cosa prevede la riforma fiscale del governo Meloni

La riforma fiscale del governo Meloni è stata approvata e pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 14 agosto del 2023.

Secondo l’esecutivo mira a semplificare il sistema tributario, ridurre il carico fiscale su cittadini e imprese e stimolare gli investimenti.

Il Consiglio dei Ministri nelle scorse settimane ha approvato in via preliminare il decimo decreto attuativo della riforma fiscale per rendere più “veloce ed efficiente” la riscossione delle tasse.

I debiti lo scorso anno ammontavano a 1206 miliardi, e il provvedimento prevede un allungamento dei tempi per saldare quanto si deve al fisco: da 72 a un massimo di 120 rate mensili per chi documenta una obiettiva difficoltà a pagare.

I condoni del governo che cita Landini

Landini a DiMartedì ha citato “condoni e sovracondoni”. Dal 2025 arriverà infatti lo stralcio per le cartelle non riscosse entro i cinque anni.

Si tratta del “discarico automatico” delle cartelle, oltre al “discarico anticipato” nei casi di fallimento, liquidazione giudiziale o assenza di beni aggredibili.

La riforma delle aliquote Irpef

La riforma fiscale avviata dal Governo è stata presentata il 13 marzo 2024 alla Camera dei Deputati dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro Giancarlo Giorgetti e il vice-ministro Maurizio Leo.

Aspetto chiave è la modifica dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) con l’accorpamento in una sola aliquota del 23% dei primi due scaglioni (redditi fino a 28 mila euro), e le aliquote del 35% per i redditi tra i 28mila e i 50mila euro e del 43% sopra i 50mila euro.

maurizio-landini-tasse Fonte foto: ANSA
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