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Irpef riforma a tre aliquote, via libera del Consiglio dei ministri: cosa cambia e chi ci guadagna

Ok alla nuova riforma dll'Irpef: riduzione degli scaglioni da 4 a 3. Cosa cambia dal 1° gennaio 2024 e chi risparmia fino a 260 euro

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Nella serata del 28 dicembre è arrivato l’ok da parte del Consiglio dei ministri per la riforma dell’Irpef. Dal 1° gennaio saranno introdotte alcune novità, tra cui la riduzione degli scaglioni, che passano da 4 a 3. La riduzione prevede l’accorpamento di 2 scaglioni sotto un’unica aliquota, mossa che comporta un risparmio di circa il 2% per i redditi guadagni tra 15 e 28 mila euro.

Aliquote Irpef: come cambia dal 1° gennaio

Il decreto legislativo approvato il 28 dicembre conferma la riforma fiscale. La novità del 2024 è l’intervento sull’Irpef, che prevede non solo l’accorpamento del primo e secondo scaglione di reddito sotto un’unica aliquota, ma anche l’introduzione di una franchigia di 260 euro sulle detrazioni al 19% (escluse però le spese sanitarie) e un’equiparazione della no tax area di dipendenti e pensionati.

Il focus resta però sulla riduzione degli scaglioni, che da 4 passano a 3 e ha come effetto la riduzione del principio di progressività.

Irpef aliquota riformaFonte foto: IPA
 La riforma dell’Irpef riduce gli scaglioni da 4 a 3 a partire dal 1° gennaio 2024

Chi risparmia di più

La rimodulazione delle aliquote prevede l’accorpamento del primo e del secondo scaglione sotto l’aliquota percentuale al 23% (sparisce il 25% e restano invariate le altre due).

Il cambiamento comporta risparmi su diversi livelli. Per chi un reddito fino a 15 mila euro non ci sarà alcun beneficio, anche se è riconosciuto uno sconto per i lavoratori dipendenti (per un massimo di 75%). Risparmio più alto invece per chi ha un reddito sopra i 15 mila euro (fino a 140 euro, ovvero il 2%), mentre per i redditi tra i 28 e fino a 50 mila euro il risparmio sarà di 260 euro annui. Nessun beneficio per i redditi superiori a 50 mila euro.

Confronto aliquote Irpef 2023-2024

Per un quadro più completo del cambiamento previsto dalla riforma e che partirà il 1° gennaio 2024, il confronto con il 2023:

  • fino a 15 mila euro il 23% (2023) – fino a 28 mila euro il 23% (2024)
  • da 15 a 28 mila euro il 25% (2023) – abolito (2024)
  • da 28 a 50 mila euro il 35% (2023) – invariato (2024)
  • oltre 50 mila euro il 43% (2023) – invariato (2024)

Un esempio della nuova applicazione dell’Irpef nel 2024 è su un reddito di 32 mila euro lord, con Irpef dovuta al 23% sui primi 28 mila euro (6.440 euro) e il 35% sui restanti 4 mila euro di reddito (1.400). Bisogna applicare inoltre detrazioni, deduzioni e addizionali regionali e comunali e premi per chi è in regola per avere l’imposta netta reale da pagare.

riforma-irpef-giorgetti Fonte foto: ANSA
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