Maurizio Belpietro rinviato a giudizio per diffamazione, giornalista processato per le parole sulle Ong
Il direttore di Panorama Maurizio Belpietro andrà a processo per diffamazione sulle Ong, definite i "nuovi pirati" sulla copertina del settimanale
Maurizio Belpietro a processo per la copertina di Panorama in cui definì le Ong “i nuovi pirati”. Il direttore del settimanale è stato rinviato a giudizio con l’accusa di diffamazione nei confronti delle organizzazioni che operano nel Mediterraneo con attività di salvataggio.
L’accusa di diffamazione
La copertina incriminata risale al novembre 2022: Maurizio Belpietro decise di intitolare il numero con “i nuovi pirati”, con sotto la scritta “Ong” resa attraverso l’immagine della scia di un’imbarcazione con a bordo dei migranti e diretta verso la Sicilia.
Una rappresentazione che fece scattare la reazione delle organizzazioni non governative Open Arms, AOI Rete Associativa Nazionale, Emergency e Sea Watch, le quali presentarono una querela contro Panorama e il suo direttore Belpietro, sostenendo che la copertina presentasse versioni dei fatti “non veritiere e offensive del lavoro umanitario operato da chi nel Mediterraneo Centrale cerca di soccorrere vite umane”.
Il direttore di Panorama, Maurizio Belpietro
Il processo a Maurizio Belpietro
Dopo due anni il tribunale di Milano ha deciso il rinvio a giudizio con l’accusa di diffamazione pluriaggravata ai danni delle Ong per il giornalista Maurizio Belpietro, direttore responsabile anche del quotidiano La Verità.
Secondo quanto affermato dalle organizzazioni non governative in una nota congiunta, il processo avrà inizio il 17 marzo 2025.
Il commento delle Ong
Nel comunicato le quattro Ong coinvolte hanno commentato così la notizia: “Apprendiamo oggi la decisione del Tribunale di Milano di rinviare a giudizio Maurizio Belpietro: la nostra è una richiesta di giustizia perché si ponga fine alla criminalizzazione del lavoro delle organizzazioni umanitarie che operano nel Mediterraneo centrale”.
“La definizione di ‘nuovi pirati’ comparsa sulla copertina del giornale diretto da Belpietro non offende solo l’operato di chi come noi lavora per soccorrere le persone costrette a intraprendere viaggi pericolosi e troppo spesso mortali – si legge nella nota -, ma scredita tutti coloro che operano per il rispetto dei diritti umani“.