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Matteo Salvini valuta all'espulsione di Umberto Bossi dalla Lega: ma il Senatùr non ha la tessera del partito

Negli ambienti della Lega aleggia l'ipotesi espulsione per Umberto Bossi. Matteo Salvini riflette, ma il Senatùr non è tesserato

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Il giorno dopo le elezioni la voce che si rincorre negli ambienti del partito è a dir poco clamorosa: Matteo Salvini starebbe valutando l’espulsione di Umberto Bossi dalla Lega. La vicenda è ben nota e riguarda la “dichiarazione di voto” del Senatùr, che avrebbe scelto Marco Reguzzoni di Forza Italia, voltando quindi le spalle al partito da lui stesso fondato. E la polemica va ad aggiungere tensione in un momento in cui la Lega è già poco serena per il responso delle urne. Una cosa è certa: l’eventuale espulsione di Umberto Bossi dalla Lega, operazione di per sé delicatissima, non sarebbe neanche formalmente possibile. Il Senatùr, infatti, non ha la tessera della Lega per Salvini Premier, ma solo quella della Lega Nord.

La Lega verso l’esplusione di Umberto Bossi? La decisione di Matteo Salvini

Che la questione Umberto Bossi fosse centrale nelle discussioni interne alla Lega era sembrato evidente già poco dopo il voto, attraverso le parole di Matteo Salvini.

Domenica notte, infatti, il ministro non ha dimenticato di citare la “grana Senatùr” quando è stato invitato a offrire i primi commenti a caldo.


Umberto Bossi e Matteo Salvini a un evento della Lega nel 2014

“Siamo vivi e vivaci. Certo, con alcune stranezze, come l’ex segretario che il giorno del voto dice che vota un altro partito” aveva dichiarato il vicepremier. “Diciamo che anche le condizioni interne non sempre sono state comode, però i leghisti ci hanno messo l’anima.”

“Non voglio male a nessuno e a Bossi ho anche intitolato il mio libro” ha aggiunto Salvini, “ma sicuramente dovrò ascoltare i militanti. È evidente che se qualcuno dice che vota un altro partito manca di rispetto a un’intera comunità.”

L’ipotesi di espellere Umberto Bossi dal partito

L’ipotesi dell’espulsione non sarebbe campata in aria, in base ai rumors. La sensazione è che alcuni vertici del partito vorrebbero una punizione esemplare, ma non è ben chiaro il “come” e il “chi”.

Umberto Bossi è infatti eletto alla Camera ma non è un tesserato della Lega per Salvini Premier, bensì della Lega Nord.

Formalmente, quindi, non si può “punire” il Senatùr e tutto lascia pensare che il consiglio federale possa puntare il dito, in alternativa, su Paolo Grimoldi, ovvero colui che ha avuto l’ingrato compito di riportare le volontà di Bossi.

Cosa ha detto Grimoldi sulla possibile espulsione

“Espulsione da cosa? Io ho semplicemente riportato quello che mi era stato detto da Bossi” ha ribadito l’ex segretario della Lega Lombarda Grimoldi.

“Mi domando se porre una questione politica debba essere materia di espulsione” ha aggiunto, aprendo alle riflessioni che, giocoforza, la Lega sarà chiamata a effettuare dopo il risultato delle elezioni, con il sorpasso da parte della prima Forza Italia senza Berlusconi e la storica débacle di Pontida, luogo simbolo del movimento.

Fonte foto: ANSA

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