Matteo Salvini provoca Roberto Saviano dopo l'assoluzione nel processo Open Arms: "Saluti alla sua profezia"
Matteo Salvini attacca Roberto Saviano su alcune dichiarazioni riguardanti la sua possibile condanna nel caso Open Arms
Dopo essere stato assolto nel processo Open Arms, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha commentato sul social network X (già Twitter) alcune dichiarazioni rilasciate 8 mesi fa dallo scrittore Roberto Saviano, che aveva ipotizzato che il leader della Lega sarebbe stato condannato. Il vicepremier ha definito le parole di Saviano una “profezia”.
Salvini provoca Saviano
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha commentato in modo provocatorio sui propri profili social alcune dichiarazioni risalenti a 8 mesi fa rilasciate dallo scrittore e giornalista Roberto Saviano.
Salvini ha condiviso un video dello scrittore napoletano che ipotizzava che il vicepremier sarebbe stato condannato e avrebbe dovuto scontare una pena in carcere a causa del processo Open Arms, nel quale il ministro è stato recentemente assolto.
“Saluti a Saviano e alla sua profezia” ha commentato il ministro, mentre anche il profilo ufficiale di Fratelli d’Italia ha ripreso il video definendo le parole di Saviano una “figuraccia”.
Le dichiarazioni di Roberto Saviano
Quanto detto da Roberto Saviano nel video condiviso da Salvini risale a più di 8 mesi fa, quando il processo sul caso Open Arms era ancora in corso. Il video, caricato sul profilo dello scrittore, non riguarda però il ministro né il suo processo.
Saviano commentava un’altra sentenza, che aveva assolto le Ong Save The Children, Medici Senza Frontiere e Jugend Rettet, per poi criticare la politica migratoria dell’Italia.
Quella che Salvini definisce una “profezia” si trova nell’ultima parte del video: “Solo Matteo Salvini andrà in carcere per vicende connesse ai flussi migratori” ha detto Saviano “Ma per sua fortuna noi saremo in prima linea ad assicurargli condizioni di detenzione dignitose” conclude lo scrittore.
La sentenza Open Arms
Lo scorso 20 dicembre il tribunale di Palermo ha assolto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini dall’accusa di sequestro di persona nel cosiddetto caso Open Arms “perché il fatto non sussiste”.
I fatti contestati a Salvini risalivano al 2019, quando da ministro dell’Interno si oppose allo sbarco di 147 persone dalla nave della Ong Open Arms a Lampedusa. La formula utilizzata dal giudice per l’assoluzione sottintende che l’accusa non abbia provato che il reato sia stato compiuto.
Il fondatore di Open Arms Oscar Camps ha dichiarato che l’Ong attenderà le motivazioni della sentenza per decidere se fare o meno ricorso in appello.