Marco Travaglio contro Giorgio Meloni per l'attacco a Matteo Salvini dopo le frasi su Putin: "Mi vergognerei"
Marco Travaglio attacca Giorgia Meloni e Matteo Salvini per le dichiarazioni sulle elezioni vinte da Putin. "È una guerra dell'incoerenza"
Marco Travaglio show a Otto e mezzo su La7, dove attacca Giorgia Meloni e la sua spedizione in Egitto. Non solo, in merito alle “battute” in Senato, Travaglio dichiara che se fosse in lei si vergognerebbe. “Come si può rinfacciare a Salvini il suo perdurante amore per Putin due giorni dopo che è andata in processione con la von der Leyen da un generale golpista”, si domanda e accusa il governo Meloni di ipocrisia. Mario Sechi, in studio, non è d’accordo.
Travaglio contro Meloni
Durante la puntata di Otto e mezzo su La7, il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio ha detto la sua sul caso Meloni-Salvini. “Io rimango veramente basito di fronte alle battutacce di Meloni al Senato. È un comiziaccio da 4 soldi quello che abbiamo visto”, ha commentato.
Il riferimento è al discorso della presidente del Consiglio fatto al Senato, dove ha denunciato le elezioni farsa e si è dissociata dalla posizione del presidente francese Emmanuel Macron sull’invio delle truppe in Ucraina.
La dichiarazioni di Salvini
Cosa c’entra Matteo Salvini? Travaglio trova ipocrita l’isolamento del leader della Lega dopo le sue dichiarazioni su Putin, quando dall’altra parte non c’è stato un comportamento “migliore”. Dice: “E fa anche la lezioncina sulla regolarità delle elezioni russe. Ma di cosa stiamo parlando? Questa è ipocrisia, sono due anni di balle“.
Il riferimento, in questo caso, è alla “processione con la von der Leyen”, ovvero al passo compiuto dall’Europa verso l’Egitto e i rapporti tra i due Paesi, suggellati con investimenti atti a sostenere l’Agenda di sviluppo 2030 dell’Egitto. Il giornalista ci tiene però a ricordare che il presidente egiziano Al Sisi è andato al potere con un colpo di Stato militare.
L’accusa di ipocrisia
Ci sono diversi momenti in cui Travaglio accusa di ipocrisia Giorgia Meloni (alla quale hanno hackerato i profili social). Una in riferimento a Matteo Salvini e al suo commento sulle “elezioni democratiche”. La seconda invece ricordando il tweet di congratulazioni che Meloni pubblicò il 18 marzo 2018 per la quarta elezione vinta da Putin. “La volontà del popolo in queste elezioni russe appare inequivocabile”, aveva scritto. Una frase quasi copia-incollata da Salvini per le elezioni del 2024. “È una guerra dell’incoerenza”, ha quindi detto Travaglio.
Infine un attacco generale alle condizioni globali: “Siamo sull’orlo della terza guerra mondiale in mano a una mancanza totale di leader nel mondo, perché in America si sfidano un rincoglionito e un criminale e in Europa non c’è un leader raziocinante”.