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Marco Travaglio accusa Bruno Vespa di vittimismo dopo la frase sulla carriera in Rai: l'attacco è durissimo

Marco Travaglio va all'attacco di Bruno Vespa per quanto detto sulla sua carriera in Rai

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Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Marco Travaglio contro Bruno Vespa. Il direttore del Fatto Quotidiano va all’attacco del conduttore di Porta a Porta accusandolo di vittimismo per quanto detto su Rai e politica, sulla carriera “più agevole” se fosse stato di sinistra.

Bruno Vespa e la frase sulla carriera in Rai

Il riferimento è alla recente intervista di Bruno Vespa, che compirà 80 anni lunedì 27 maggio, al Corriere della Sera, pubblicata il 24 maggio.

Tra i vari passaggi dell’intervista il giornalista e storico conduttore di Porta a Porta ha dichiarato di essere “un moderato” e che “se fossi stato di sinistra, la mia carriera sarebbe stata più agevole“.

Marco Travaglio accusa Bruno Vespa di vittimismo

Parole che non sono passate inosservate. E che hanno suscitato la reazione di Marco Travaglio, che in un editoriale dell’edizione cartacea del Fatto Quotidiano del 24 maggio lancia un duro attacco a Vespa.

Travaglio accusa il giornalista di vittimismo e usa l’arma dell’ironia, parlando di una “straziante” intervista in cui Vespa racconta le “atroci persecuzioni politiche” subite nei suoi primi 62 anni in Rai.

“Essendo un democristiano entrato in Rai nel 1962 e andato in onda ogni giorno da allora a oggi, è facile immaginare le angherie che subì dalla Rai democristiana”, scrive il direttore del Fatto Quotidiano.

Rai e politica, Travaglio contro Vespa

Nel suo editoriale Travaglio ripercorre brevemente la carriera di Bruno Vespa in Rai, che ha attraversato tutte le varie fasi politiche che si sono succedute, dal dominio della Dc a oggi.

Dalla conduzione del Tg1, principale giornale di casa Rai, nel periodo democristiano alla conduzione di Porta a Porta, che parte negli anni dell’Ulivo.

Poi l’era di Berlusconi, con Travaglio che ricorda il celebre episodio del “contratto con gli italiani” andato in scena nel salotto di Rai1, fino all’attuale governo Meloni, durante il quale Vespa ha ottenuto altre cinque serate settimanali con il nuovo programma 5 minuti.

Fonte foto: ANSA

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