Manifestazione Cgil, striscione pro-Gazprom e anti-Usa scatena la polemica: il sindacato prende le distanze
In mezzo al corteo è spuntato uno striscione di sostegno a Gazprom, l'azienda petrolifera russa controllata dal governo. Bufera sui social
Uno striscione comparso durane la manifestazione della Cgil a Roma, nella giornata di sabato 8 ottobre, ha sollevato diverse polemiche. Alcuni partecipanti hanno portato in corteo uno striscione con la scritta “We love Gazprom – Yankees go home”. Un messaggio provocatorio di “amore” verso l’azienda petrolifera di stato della Russia corredato da un altro messaggio anti americano.
- Cgil, polemica su Twitter per lo striscione pro-Gazprom
- Striscione Gazprom, la condanna da parte della Cgil
- Striscione pro-Gazprom, la precisazione sullo scatto
Cgil, polemica su Twitter per lo striscione pro-Gazprom
Sui social si è scatenata un’aspra polemica e la stessa Cgil, anche se in via informale, ha preso le distanze dal contenuto dello striscione, come riportato da Repubblica.
Ad immortalare lo striscione è stato Leonardo Filippi, giornalista della rivista Left, che ha poi rilanciato lo scatto su Twitter criticando la scelta di alcuni manifestanti di sostenere Putin.
Striscione Gazprom, la condanna da parte della Cgil
Di tutt’altro tenore, ovviamente, i contenuti della manifestazione della Cgil sulla guerra in Ucraina.
Il sindacato ha più volte condannato l’aggressione di Putin e ha sempre sostenuto l’inizio di un negoziato che possa interrompere il conflitto in corso.
Secondo quanto riportato da Repubblica, il segretario Maurizio Landini non ha visto lo striscione, che in ogni caso è stato fatto rimuovere dal servizio d’ordine.
Striscione pro-Gazprom, la precisazione sullo scatto
La Cgil ha organizzato un corteo a Roma a un anno dall’assalto alla sede del sindacato.
Tra le varie bandiere dei movimenti è comparso anche lo striscione di sostegno a Gazprom. Sui social qualcuno ha contestato la veridicità dello scatto, ma è stato lo stesso giornalista Leonardo Filippi a precisare che non si trattava di un fake e di essere stato lui stesso a riprendere lo striscione.
Finora la Cgil non ha preso ufficialmente posizione contro l’accaduto, ma da quanto trapelato la condanna del gesto è stata netta.