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Malore in Canada per Matteo Incerti: morto il giornalista vicino ai 5 Stelle che riunì Adler ai "suoi" bambini

Lo scrittore e giornalista Matteo Incerti si è spento a soli 50 anni in Canada per un malore improvviso: il suo nome era conosciuto in tutto il mondo

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Mirko Ledda

EDITOR E FACT CHECKER

Scrive sul web da 15 anni, muovendo i primi passi come ghost writer e facendo attività di debunking delle notizie false. Si occupa principalmente di pop economy, con particolare attenzione ai temi legati alla tecnologia e al mondo digitale, all'industria alimentare e alla sanità.

È morto a soli 50 anni il giornalista Matteo Incerti. Si trovava in Ontario, in Canada, dove si era recato per presentare il suo libro “I pellerossa che liberarono l’Italia”, diventato anche un documentario per la tv pubblica di Ottawa.

Chi era Matteo Incerti: la biografia del giornalista vicino al M5s

Matteo Incerti era originario di Reggio Emilia. Sportivo e appassionato di trekking, era stato tra i pionieri del football americano nella sua città natale.

Amico di Beppe Grillo, è stato tra i primi attivisti del Movimento 5 Stelle, entrando poi nello staff stampa dei pentastellati in Senato.

Negli ultimi tempi sembrava essersi staccato dai 5s, forse anche a causa delle spaccature interne al partito e degli importanti cambi di rotta su alcune tematiche delle origini.

Da sempre vicino ai temi dell’ambientalismo e appassionato di Storia, collaborò con Il Gazzettino, il Resto del Carlino e Quotidiano Nazionale, Radio Bruno, Reggio nel Web, Il Fatto Quotidiano.

Matteo Incerti (con il microfono in mano), il soldato Martin Adler (con la maglietta blu) e i tre “bambini” che fotografò nel 1944.

Il malore in Canada, dove stava presentando il suo ultimo libro

Lo scrittore e cronista si è spento oltreoceano stroncato da un malore improvviso. Aveva programmato da tempo il viaggio in Ontario.

Lì era impegnato nella promozione del suo libro, edito da Corsiero, sulla storia di cinquanta nativi del Canada e le loro battaglie per la libertà, i diritti e l’ambiente.

Discriminati nelle riserve, insieme ad altri 3 mila irochesi, oijbwa, cree, secpwepemc e metis, si arruolarono come volontari nell’esercito di Ottawa per combattere in Europa.

Il 10 luglio 1943 sbarcarono in Sicilia con gli Alleati. E molti caddero sul campo di battaglia per la liberazione dell’Italia dal nazifascismo.

Matteo Incerti e la vicenda del soldato Adler e dei tre bambini

Qualche anno fa Matteo Incerti diventò famoso in tutto il mondo per essere riuscito a riunire il soldato americano Martin Adler a tre bambini che incontrò durante la guerra, scattando una foto simbolo.

L’immagine immortalava i tre giovanissimi a Monterenzio, sull’Appennino bolognese nel 1944, durante i combattimenti lungo la Linea Gotica.

A distanza di 77 anni, il giornalista riuscì a far incontrare Bruno, Mafalda e Giuliana Naldi, ormai nonni e bisnonni, e il soldato reporter, partito dagli Usa per riabbracciarli.

Grazie a questa particolare esperienza, uno spaccato dell’Italia ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, una delle tante storie necessarie per capire meglio la Storia, Matteo Incerti scrisse “I bambini del soldato Martin”.

Fonte foto: IPA

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