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CRONACA NERA

Madre denuncia il figlio per stupro a Pordenone: "Sono una persona rispettabile" dice ai carabinieri

Una madre di Pordenone ha denunciato il figlio per stupro. La donna si è insospettita quando ha visto il ragazzo lavare i suoi vestiti a notte fonda

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

A Pordenone una madre ha denunciato suo figlio per stupro: il giovane di 29 anni avrebbe aggredito sessualmente una ragazza di 18 nella notte tra l’8 e il 9 giugno e l’avrebbe inoltre rapinata. La donna si è recata presso il comando dei carabinieri e ha mostrato alcuni indizi che hanno portato all’arresto del figlio.

Vestiti macchiati

Quella notte il giovane di origine colombiana, subito dopo essere tornato a casa, si era tolto i vestiti e si era messo a lavarli. Insospettita dal suo comportamento, la donna ha esaminato gli indumenti e ha notato su di essi grandi macchie di colore fucsia.

Quando i media hanno diffuso la notizia della violenza sessuale, la donna ha messo in relazione l’ora dell’aggressione con l’insolito comportamento del figlio.

La signora, come riporta Il Gazzettino, ha subito capito che quelle macchie erano state causate da uno spray anti aggressione, utilizzato dalla vittima almeno due volte.

Da qui la decisione di raccontare i fatti al più vicino comando dei carabinieri. “Sono una donna, una mamma e sono preoccupata”, ha spiegato la signora. “Sono una persona rispettabile e temo che mio figlio sia coinvolto nella violenza sessuale di cui ho letto sul giornale”.

L’accusato meditava la fuga in Spagna

Ai carabinieri sono inoltre state mostrate le foto dei vestiti macchiati. I carabinieri hanno immediatamente arrestato il giovane, che intanto aveva preso contatti per fuggire in Spagna.

Il Messaggero scrive che anche la sorella del presunto stupratore si sarebbe messa a disposizione degli inquirenti: sarebbe stata lei a mettere al corrente gli investigatori di una telefonata sospetta fra il fratello e un parente in Spagna proprio nella notte fra l’8 e il 9 giugno.

I carabinieri hanno posto sotto sequestro sia i vestiti indossati dalla 18enne che quelli indossati dal 29enne nella notte dell’aggressione.

Testimonianza decisiva

Agli atti ci sono anche il referto medico che indica una prognosi di 7 giorni e il riconoscimento fatto dalla 18enne. Gli investigatori avevano inoltre passato al setaccio le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza. La testimonianza della madre ha aggiunto elementi decisivi al quadro accusatorio.

Fonte foto: 123RF

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