Macron-Putin, telefonata di oltre due ore: cosa si sono detti i due presidenti
Macron e Putin hanno avuto un colloquio telefonico durato oltre due ore, sulla delicata situazione in Ucraina
Ha avuto luogo oggi, 3 maggio, un colloquio telefonico tra il presidente francese neo-rieletto Emmanuel Macron, e il suo omologo russo Vladimir Putin. I due leader hanno discusso della delicata situazione internazionale originatasi dalla guerra in Ucraina, che Putin fin dall’inizio ha definito “operazione militare speciale”.
Si tratta del primo contatto di Macron con il presidente Putin dopo la sua rielezione, nel weekend del 24 aprile. Prima di allora, i due leader si erano sentiti l’ultima volta il 29 marzo.
Telefonata Macron-Putin, cos’ha detto il presidente russo sulla situazione in Ucraina
Secondo quanto riferito dalla Tass, che cita il Cremlino, nel corso della telefonata il presidente Putin ha dichiarato che la Russia è “ancora aperta al dialogo” con l’Ucraina.
Putin ha poi accusato l’Occidente di non aver preso in considerazione le politiche di Kiev nei confronti dei territori confinanti con la Russia: “I Paesi Ue ignorano i crimini di guerra delle forze ucraine e i loro bombardamenti sulle città e i villaggi del Donbass“.
Per Putin, inoltre, l’Ucraina “non è pronta per negoziati seri” finalizzati alla conclusione del conflitto con la Russia.
Putin all’Occidente: “Basta armi all’Ucraina”
In merito alle relazioni tra l’Ucraina e i Paesi dell’Ue e della Nato, Putin ha intimato: “L’Occidente deve smettere di fornire armi all’Ucraina“.
Quanto alla situazione nell’acciaieria Azovstal di Mariupol, dove avevano preso riparo alcuni civili, Putin ha assicurato al presidente Macron che i rifugiati sono stati evacuati “in linea con quanto concordato con Guterres“, il segretario generale dell’Onu.
Macron a Putin: “Russia sia all’altezza delle sue responsabilità”
L’Eliseo ha reso note le dichiarazioni del presidente Macron dopo la telefonata con Putin. Al presidente russo, ha lanciato un appello affinché “la Russia sia all’altezza delle sue responsabilità di membro permanente del Consiglio di sicurezza, mettendo fine alla sua aggressione devastatrice” in Ucraina.
Macron, inoltre, ha espresso la sua “profonda preoccupazione per Mariupol e la situazione nel Donbass”, invitando il Cremlino a permettere “il proseguimento delle evacuazioni dalla fabbrica Azovstal cominciate nei giorni scorsi”.