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Quanti civili sono rimasti nell'acciaieria Azovstal a Mariupol: a che punto è l'evacuazione

Evacuati i primi civili dall'acciaieria Azovstal a Mariupol: in centinaia in attesa del corridoio umanitario. Intanto riprendono gli attacchi russi

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Entra nel vivo per la prima volta dall’inizio della guerra il piano di evacuazione dei civili ucraini dall’acciaieria Azovstal, nella città assediata di Mariupol. Come reso noto dal Kiev Indipendent sulla base di quanto dichiarato dal consiglio comunale cittadino, gli autobus messi a disposizione per i trasferimenti partono dal centro commerciale di Port City con destinazione finale Zaporizhzhia. Il piano relativo al corridoio umanitario è stato predisposto dalle Nazioni Unite e dal Comitato della Croce rossa.

Mariupol, evacuati i primi civili dall’acciaieria Azovstal: le parole di Zelenski

Secondo quanto affermato nelle ultime ore dal presidente Zelenski attraverso un tweet, nella giornata del 1° maggio è stato evacuato dall’acciaieria di Mariupol il primo gruppo di persone: si tratta di 100 cittadini tra donne, anziani e bambini.

È iniziata l’evacuazione dei civili da Azovstal – si legge nel post – Il primo gruppo di circa 100 persone si sta già dirigendo verso l’area controllata. Domani li incontreremo a Zaporizhzhia”.

Il presidente ucraino ha poi voluto ringraziare tutto il team impegnato nel corridoio umanitario, sottolineando che con l’aiuto dell’Onu si continua a lavorare all’evacuazione di tutti gli altri cittadini rimasti all’interno dell’impianto.

Mariupol, prosegue l’evacuazione dall’acciaieria Azovstal: a che punto è

Il piano di evacuazione dal complesso siderurgico Azovstal, unica porzione della città di Mariupol non totalmente in mano ai russi, ha trovato realizzazione grazie ai due giorni di “cessate il fuoco”, stabiliti come confermato da Volodymyr Zelenski dopo lunghe trattative caratterizzate da “diversi incontri, telefonate e proposte”.

“Non c’è stato un solo giorno in cui non abbiamo cercato di trovare una soluzione che salvasse la nostra gente”, ha evidenziato il presidente ucraino.

Adesso resta da trasferire ancora la restante parte di cittadini intrappolati nei tunnel sotterranei dell’impianto. Non è noto il numero complessivo preciso delle persone rimaste dentro la centrale, ma si pensa che ce ne siano ancora diverse centinaia, con decine di bambini.

Riprendono i bombardamenti dell’esercito russo: si complica l’evacuazione da Mariupol

La tregua a Mariupol è stata solo momentanea. Dopo l’evacuazione dei primi 100 civili infatti si sono verificati nel corso della notte nuovi bombardamenti russi nei pressi dell’acciaieria. A riferirlo è la Cnn, citando fonti militari ucraine.

Non è chiaro perciò se i prossimi tentativi di evacuazione, programmati per la giornata odierna, potranno essere fatti in totale sicurezza. Secondo il comandante di brigata della Guardia nazionale, Denys Shlega, è necessaria almeno un’altra finestra di evacuazione per consentire a tutti i civili rintananti nell’acciaieria di fuggire senza correre rischi.

Da registrare nelle ultime ore anche una serie di attacchi russi contro la zona contigua a Zaporizhzhia, destinazione finale del corridoio umanitario. Come reso noto dal governatore della regione, Olekasandr Starukh, le aggressioni sarebbero state tutte respinte dall’esercito ucraino, ma sarebbero rimasti danneggiati diversi edifici.

evacuazione-mariupol Fonte foto: ANSA
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