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Liliana Segre attaccata da Chef Rubio dopo le parole sull'inchiesta di Fanpage sui giovani FdI di Meloni

Chef Rubio torna a rispondere alle parole della senatrice Liliana Segre. Nell'intervista sull'inchiesta di Fanpage attacca i giovani di FdI e Meloni

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Chef Rubio torna a commentare le parole di Liliana Segre. All’uscita dell’intervista dove la senatrice domanda se dovrà essere ancora cacciata dal suo Paese, l’ex personaggio televisivo, aperto sostenitore della libertà in Palestina, commenta: “Povera stellina, che pensa solo a sé”.

Il commento di Chef Rubio

Il 29 giugno, sul suo profilo X (ex Twitter), Chef Rubio commenta l’intervista a Liliana Segre sull’antisemitismo dei giovani di Fratelli d’Italia.

Scrive: “Povera stellina, che pensa solo a sé, che tutela solo gli interessi del sionismo, che vuole la medaglia d’oro della sofferenza”.

 La senatrice Liliana Segre

E aggiunge: “Gli unici cacciati dalla loro terra, la Palestina occupata da 76 anni da coloni ebrei che supporti, sono i nativi semiti palestinesi. Vergognati”.

Cosa ha detto Liliana Segre sull’inchiesta di Fanpage

La senatrice Segre ha voluto commentare in un’intervista il risultato dell’inchiesta di Fanpage sulla “gioventù meloniana”.

A colpire è la frase commentata anche da Chef Rubio, ovvero: “Dovrò essere cacciata ancora dal mio Paese?”.

Nell’intervista però Segre ha detto anche altro, a partire dal fatto che queste derive nazifasciste “ci sono sempre state. Nascoste. Non esibite. Ma che, in parte, ci siano sempre state”. Chiude con una critica al governo, grazie al quale “non ci si vergogna più di nulla”.

La lettera di Sangiuliano

Dopo la gaffe del ministro della Cultura su Colombo e Galilei, Gennaro Sangiuliano torna a parlare e lo fa con un editoriale su Repubblica. Nella lettera parla di antisemitismo, descrivendolo come “una delle espressioni più abiette della storia umana”.

Condanna l’antisemitismo di destra e cita un presunto antisemitismo di sinistra che parte dalle piazze contro il genocidio in Palestina, non facendo distinzioni tra chi canta motti nazisti come “Sieg heil” e chi brucia la bandiera di Israele, lo Stato che al momento ha ucciso oltre 37mila persone nella Striscia di Gaza in risposta ai fatti del 7 ottobre 2023.

Nella lettera parla inoltre delle iniziative messe in campo contro l’antisemitismo, come un museo e una targa nelle stazioni di Milano e Roma.

Fonte foto: ANSA

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