"Tony Effe escluso dal Concerto di Capodanno a Roma", le donne di Pd e Azione scrivono a Gualtieri: è polemica
La partecipazione di Tony Effe al concerto di Capodanno a Roma diventa un caso politico. La lettera a Gualtieri: "Scelta inopportuna"
L’annuncio della partecipazione di Tony Effe al concerto di Capodanno di Roma ha sollevato polemiche. Il trapper è atteso al Circo Massimo per la notte del 31 dicembre e condividerà il palco con Mahmood e Mara Sattei, ma dal consiglio municipale e da alcuni attivisti del PD è partita l’iniziativa per chiedere l’esclusione dell’artista dall’evento, con tanto di lettera al sindaco Gualtieri.
Concerto di Capodanno a Roma, è polemica
Il 31 dicembre al Circo Massimo si terrà il tradizionale concerto di Capodanno. Sul palco si alterneranno tre artisti oltremodo apprezzati nella scena italiana contemporanea: Mahmood, Mara Sattei e Tony Effe.
La partecipazione di quest’ultimo, tuttavia, è oggetto di polemiche sia dalle correnti di destra sia da quelle di sinistra. Un esempio è una nota pubblicata da Marco Miccoli, dirigente del Pd di Roma e Lazio: “Povera Roma mia”.
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La protesta arriva anche dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia Federico Rocca, che ricorda la volta in cui sul palco è salita “Madame che aveva falsificato il green pass” e sottolinea che Tony Effe “considera la donna al pari di un oggetto“, accusando il Pd capitolino di incoerenza.
Alle polemiche si aggiunge la corrente di Azione con una nota congiunta firmata da Flavia de Gregorio, consigliera dell’Assemblea Capitolina, e le consigliere municipali Livia Pandolfi, Maurizia Cicconi, Francesca Severi, Beatrice Mattei, Marinella Inguscio e Claudia Finelli. Il testo è rivolto al sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
La lettera a Roberto Gualtieri
Le firmatarie della lettera si dichiarano “profondamente offese” dalla scelta di invitare Tony Effe sul palco della notte di Capodanno, in quanto “donne impegnate contro la violenza di genere“.
Per questo nella missiva si chiede che il primo cittadino di Roma Capitale “corregga questa scelta inopportuna“.
I testi di Tony Effe
Nella stessa lettera le firmatarie precisano che il loro dissenso è dovuto ai testi dell’artista, i quali “veicolano messaggi offensivi verso le donne e normalizzano atteggiamenti violenti“, e per questo motivo la sua partecipazione si pone in contraddizione con “le campagne di sensibilizzazione contro la violenza di genere”.
Nei suoi versi, secondo la nota, sarebbero presenti “linguaggi che perpetuano stereotipi dannosi e incitano alla sopraffazione“. Per il momento Tony Effe non ha lasciato alcun commento sui suoi profili social.
Fonte foto: ANSA