Scontri al corteo degli studenti a Torino, lancio di sassi contro la polizia: manganelli sui manifestanti
Corteo non autorizzato degli studenti a Torino contro il Governo Meloni e pro Palestina: scontri con la polizia, manganelli dopo le uova e i sassi
Tensione in pieno centro. Lo sciopero dei trasporti ha bloccato Torino, ma rispetto alle altre città si è aggiunto anche un corteo di studenti, non autorizzato, contro il Governo Meloni e pro Palestina. Davanti alla sede del Politecnico si sono verificati scontri tra manifestanti e polizia, con lancio di sassi e uova a cui sono seguite cariche e manganellate da parte delle forze dell’ordine.
- Il primo faccia a faccia tra studenti e polizia a Torino
- I sassi dopo le uova, poi i manganelli al Politecnico
- Chiusa la stazione di Porta Susa
Il primo faccia a faccia tra studenti e polizia a Torino
Venerdì 13 dicembre, in una Torino già bloccato dallo sciopero, il corteo – non autorizzato – degli studenti è culminato negli scontri con la polizia.
Il primo faccia a faccia, stando a quanto riferito da LaPresse, sarebbe avvenuto sotto la sede dell’Unione degli industriali, ma senza arrivare al contatto fisico.
Una foto durante gli scontri tra manifestanti e polizia fuori dal Politecnico di Torino
Secondo La Stampa, i manifestanti avrebbero lanciato uova contro la sede degli industriali.
I sassi dopo le uova, poi i manganelli al Politecnico
Dopodiché, gli scontri al Politecnico, a distanza di quelli del 29 novembre scorso, sempre a Torino.
Qui gli studenti – in tutto circa 300 secondo La Stampa – avrebbero cercato di forzare il blocco della polizia a protezione dell’ingresso posteriore dell’ateneo, in via Castelfidardo: la scintilla che ha portato allo scontro, con i manifestanti che avrebbero reagito lanciando sassi e pigne.
Gli agenti li avrebbero respinti con gli scudi e i manganelli, per evitare l’ingresso non solo al Politecnico, ma anche nei vicini uffici di Thales Alenia, sede dei laboratori di ricerca, protetti da un cordone di polizia.
Cori anche contro gli uffici della Leonardo, perché “costruiscono droni e velivoli che continuano a bombardare Palestina e Siria. Vogliamo questa azienda fuori dal Politecnico e dall’Università di Torino”.
Secondo LaPresse, i fermati sarebbero due.
Chiusa la stazione di Porta Susa
Gtt, il gruppo torinese trasporti, prima degli scontri aveva spiegato che il corteo degli studenti si sarebbe incrociato con le linee che passano da piazza XVIII Dicembre, la zona del centro vicina alla stazione ferroviaria di Porta Susa, chiusa su richiesta delle autorità.
Linee di superficie invece deviate o limitate, mentre resta attiva la metro.