Liliana Resinovich, svolta nelle indagini sulla morte della donna: la posizione del marito Sebastiano Visintin
Nuovi accertamenti sul corpo di Liliana Resinovich per risalire alla data della morte: le novità dalla Procura e la posizione di Sebastiano Visintin
Nuove indagini potrebbero gettare nuova luce sulla morte di Liliana Resinovich e definire meglio la posizione del marito Sebastiano Visintin. Secondo le nuove disposizioni del pm Maddalena Chergia, titolare dell’inchiesta, l’esame del microbiota potrebbe aiutare a collocare meglio nel tempo la morte della donna triestina. Nel frattempo, nel giallo di Trieste non ci sono indagati.
- Nuove indagini sul caso Liliana Resinovich
- La posizione di Sebastiano Visintin
- I misteri del telefono
Nuove indagini sul caso Liliana Resinovich
Come riportano Il Gazzettino e Ansa, il pm Maddalena Chergia ha disposto nuovi accertamenti per arrivare alla verità sulla morte di Liliana Resinovich.
Nello specifico, si parla dell’esame del microbiota. Si tratta del un prelievo di un frammento di tessuto per studiare il microbiota che potrebbe aiutare gli inquirenti a individuare la data della morte della donna.
Le indagini per ricostruire le dinamiche che hanno portato la donna alla morte, quindi, non si fermo. Nel 2024 è stato riesumato il cadavere di Liliana Resinovich per effettuare una nuova autopsia.
Personaggi principali della vicenda, oltre alla vittima, sono il marito Sebastiano Visintin e l’amico Claudio Sterpin. Il primo è convinto che l’amico sappia qualcosa, e quest’ultimo rivolge la medesima accusa al vedovo. Soprattutto, Sterpin ha sempre detto di avere avuto una relazione extraconiugale con Liliana Resinovich, circostanza che Visintin ha sempre negato.
La posizione di Sebastiano Visintin
Contro Sebastiano Visintin insiste una corrente colpevolista, specialmente da parte di Sterpin e della famiglia di Lilly. Chi lo accusa non gli attribuisce la responsabilità della morte della donna, piuttosto si dice convinto che Visintin sappia qualcosa.
Dall’altra parte, Visintin ha sempre negato ogni responsabilità. Il 14 dicembre, quando Liliana Resinovich è uscita di casa per non farvi più ritorno, il marito era già uscito per consegnare dei coltelli e aveva fatto un giro in bicicletta, documentando il tutto con la sua GoPro. Eppure, alcuni frammenti del filmato mancherebbero all’appello.
Il prelievo del frammento di tessuto per l’esame del microbiota era una richiesta degli avvocati di Visintin, che il pm ha accolto e disposto.
I misteri del telefono
Il giallo di Liliana Resinovich ingloba altri gialli. Ad esempio, secondo gli inquirenti dal telefono della donna sarebbero state cancellate delle immagini che mostravano Claudio Sterpin. Ricordiamo che Lilly, quando uscì di casa, non portò con sé il suo smartphone.
Prima di uscire, Liliana Resinovich aveva telefonato a Sterpin ma qualcuno, dopo l’allontanamento, avrebbe cancellato il contatto dell’ex atleta dal telefono della donna.