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La versione di Emanuele Pozzolo sulla pistola e il proiettile: i dubbi degli esperti sul colpo involontario

Non convince la versione di Pozzolo sui fatti della notte di Capodanno: i dubbi sul tipo di pistola, il proiettile in canna e il colpo accidentale

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

A colpire alla gamba il 31enne Luca Campana durante la festa di Capodanno a Rosazza, in provincia di Biella, sarebbe stato un proiettile partito accidentalmente dalla pistola di Emanuele Pozzolo. Questa la versione affidata alle forze dell’ordine dal deputato, secondo il quale l’arma sarebbe caduta dalla sua tasca per poi essere raccolta da Campana, il quale si sarebbe quindi sparato da solo per sbaglio. Una narrazione, quella di Pozzolo, che presenta diversi punti oscuri: la tipologia dell’arma, la povco probabile dinamica e il fatto che, senza alcun pericolo imminente, il politico si trovasse alla festa con un colpo in canna.

La pistola di Emanuele Pozzolo

È stato appurato che nella notte di Capodanno a ferire il 31enne Luca Campana, elettricista e genero di un agente di scorta del sottosegretario Delmastro, è stato un proiettile sparato con la pistola del deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo.

L’arma in questione, una North American Arms LR22 di piccolo calibro (ma non per questo meno pericolosa) non sarebbe stata azionata dal deputato, bensì caduta sul pavimento e presa dal 31enne per restituirla a Pozzolo. Questo gesto sarebbe stato il preludio all’incidente, una vera e propria tragedia sfiorata considerando che alla festa erano presenti diverse persone, fra cui bambini.


Secondo la versione di Emanuele Pozzolo, il colpo sarebbe partito dalla sua pistola ma dalle mani di Campana 

I dubbi sulla versione di Pozzolo

La narrazione di Pozzolo sarebbe però in contrasto con altre testimonianze, in particolare quelle secondo le quali Pozzolo avrebbe esibito in modo disinvolto l’arma e il colpo sarebbe partito effettivamente mentre l’onorevole impugnava la pistola.

La mini-pistola in questione è inoltre considerata molto sicura, aspetto che rende fortemente improbabile che il colpo possa essere partito in maniera accidentale. Anche in tale eventualità, secondo gli esperti, le possibilità che Campana possa essersi colpito alla gamba raccogliendo l’arma sarebbero molto scarse.

Il mistero del proiettile in canna aggiunge ulteriori interrogativi, considerando che nulla nel contesto dell’episodio renderebbe comprensibile la decisione di Pozzolo di recarsi alla festa armato e pronto a sparare.

Lo stub e la mancata consegna dei vestiti

Pozzolo ha cooperato sottoponendosi al test dello stub per rilevare residui da sparo sulle mani, ma ha rifiutato di consegnare i suoi abiti, invocando l’immunità parlamentare. Nel frattempo, la Prefettura di Biella ha avviato l’iter per revocare il porto d’armi al deputato, che detiene diverse pistole e fucili regolarmente.

L’opposizione pressa per le dimissioni del deputato, che potrebbe essere sospeso dal suo partito. La premier Giorgia Meloni, secondo le indiscrezioni, sarebbe “furiosa” per l’episodio e decisa a prendere provvedimenti.

Fonte foto: ANSA

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