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Spara sul bus ad Asola contro un compagno, 16enne arrestato: dalla bugia sulla pistola alla confessione

Spara sul bus ad Asola e ferisce un compagno. La confessione del 16enne arrestato dopo giorni di indagini: manca la causa della lite

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Un 16enne ha sparato a un compagno di 17 anni. L’episodio di violenza è avvenuto su un bus ad Asola, nel Mantovano. Dopo giorni di indagini, è arrivata la confessione: il giovane aggressore è stato arrestato e si trova nel carcere Beccaria di Milano. Resta da chiarire come e perché il ragazzo fosse in possesso di una pistola su un autobus scolastico.

Spari su un bus

Il 22 novembre scorso, vicino alla fermata dell’autobus nei pressi dell’istituto superiore Falcone di Asola, un 16enne ha aperto il fuoco contro un suo compagno. Secondo una prima ricostruzione, tra l’aggressore e il 17enne ferito sarebbe scoppiato un violento litigio.

Al culmine di questo, il 16enne ha puntato una pistola contro il compagno e ha fatto fuoco, colpendolo alla bocca e facendogli perdere tre denti. Subito dopo l’arma è stata nascosta.

Asola mappaFonte foto: © 2024 OpenMapTiles | © 2024 OpenStreetMap contributors | © 2024 TomTom | Tuttocittà
Spari su un bus ad Asola: 17enne ferito alla bocca da un coetaneo

L’aggressore aveva inizialmente dichiarato che lo sparo fosse stato accidentale. Aveva affermato di avere in mano una pistola ad aria compressa e che il colpo fosse partito per sbaglio. I medici dell’ospedale di Mantova hanno però trovato l’ogiva del proiettile, smentendo il giovane.

16enne arrestato

Le indagini condotte dai carabinieri di Asola e del Norm di Castiglione delle Stiviere hanno portato all’arresto del 16enne. Durante l’interrogatorio, il giovane ha confessato e indicato il punto del fiume Oglio, vicino al territorio comunale di Canneto sull’Oglio, dove aveva gettato la pistola.

La rivoltella, una Beretta calibro 6,35, è stata recuperata dai carabinieri subacquei di Genova. Il ritrovamento ha confermato i sospetti degli inquirenti e permesso al giudice per le indagini preliminari del Tribunale dei minori di Brescia di emettere l’ordinanza di arresto.

Attualmente, il 16enne si trova nel carcere minorile Beccaria di Milano (nel quale si sono susseguite rivolte e fughe negli ultimi mesi) a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre la Procura dei minori di Brescia continua a indagare per ricostruire il contesto dell’episodio.

La confessione parziale

Dopo il falso racconto, è arriva la confessione. Solo al momento dell’arresto il 16enne ha ammesso di aver gettato la pistola nel fiume. Gli investigatori, dopo aver cercato inutilmente l’arma in vari parchi e lungo gli argini del Chiese, hanno finalmente individuato la rivoltella.

Rimangono, però, numerosi interrogativi aperti: perché il 16enne si trovava su un autobus scolastico con un’arma da fuoco? Come si era procurato la pistola? Inoltre, sarà necessario chiarire il contesto in cui si è verificato l’episodio, poiché il gesto potrebbe non essere stato casuale o dettato dalla lite.

bus-asola-pistola Fonte foto: 123RF
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