La mamma di Kata ricoverata a Firenze dopo aver ingerito candeggina: è la seconda volta in pochi mesi
La mamma di Kata tenta per la seconda volta il suicidio ingerendo candeggina, per questo Katherine Alvarez è stata ricoverata all'ospedale
Non c’è pace per Katherine Alvarez, la mamma della piccola Kata scomparsa a Firenze il 10 giugno 2023. La giovane donna peruviana ha ingerito della candeggina ed è stata subito ricoverata all’ospedale, come confermato anche dai suoi avvocati. Per Katherine si tratta del secondo episodio autolesionistico: già nel giugno 2023, infatti, la mamma di Kata aveva compiuto un gesto identico.
- La mamma di Kata ha di nuovo ingerito candeggina
- L'appello a Papa Francesco
- Le ultime novità: gli scavi all'ex hotel Astor
La mamma di Kata ha di nuovo ingerito candeggina
Come confermano gli avvocati alle pagine di ‘Fanpage’, la giovane mamma di Kataleya – nota alle cronache e a tutti come Kata – ha ingerito della candeggina mentre si trovava nella sua nuova casa, dove si è trasferita a seguito dello sgombero dell’ex hotel Astor.
L’episodio ha avuto luogo nella serata di venerdì 10 novembre e la donna è stata subito trasportata all’ospedale.
La notizia è riportata da ‘La Nazione’. Katherine Alvarez avrebbe compiuto il gesto estremo dopo aver postato un messaggio sui social: “Ogni giorno chiedo a Dio che si prenda cura di te, ovunque tu sia. Perdonami per non esser stata attenta in quel momento”.
La mamma di Kata, quindi, avrebbe scelto il giorno in cui scadevano i primi 5 mesi dalla scomparsa della figlia, probabilmente e comprensibilmente straziata dal dolore e dall’angoscia. Per il momento non si hanno notizie sulle sue condizioni di salute.
La donna è stata soccorsa subito, grazie all’intervento tempestivo dei carabinieri e dei sanitari.
Nel mese di giugno Katherine aveva già ingerito della candeggina, pochi giorni dopo la scomparsa della figlia.
L’appello a Papa Francesco
Il 2 novembre Katherine Alvarez e suo marito Miguel Chicclo Romero, tramite i loro avvocati Sharon Matteoni e Filippo Zanasi, hanno inviato al Papa una lettera con “un’accorata richiesta di preghiera” affinché non venga mai spenta l’attenzione per la loro figlia.
Nella lettera, i genitori di Kata hanno scritto: “Aiutateci a ritrovare Kataleya. Con la speranza che Sua Santità possa trasmettere la forza per continuare a cercare la piccola e far comprendere alla mamma che non è sola”.
Le ultime novità: gli scavi all’ex hotel Astor
Nel mese di ottobre presso l’ex hotel Astor sono arrivati i Cacciatori eliportati di Calabria, una divisione dei carabinieri specializzata nella ricerca dei latitanti.
I militari hanno effettuato degli scavi presso il cortile della struttura, sia per cercare tracce del passaggio della piccola Kata che per trovare quelle dei presunti rapitori.
L’ex hotel Astor, del resto, è il luogo in cui la piccola è stata vista per l’ultima volta prima di svanire nel nulla.