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La Cina si prepara alla guerra? "Xi come Putin, non dobbiamo sottovalutarlo": l'allarme dell'esperto americano

Il presidente cinese Xi Jinping starebbe preparando il Paese a una guerra per mettere la parola fine alla questione delle Due Cine e annettere Taiwan

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Mirko Ledda

EDITOR E FACT CHECKER

Scrive sul web da 15 anni, muovendo i primi passi come ghost writer e facendo attività di debunking delle notizie false. Si occupa principalmente di pop economy, con particolare attenzione ai temi legati alla tecnologia e al mondo digitale, all'industria alimentare e alla sanità.

Il presidente cinese Xi Jinping si starebbe preparando alla guerra. A dichiararlo è l’ex consigliere per la Sicurezza nazionale di Donald Trump, Herbert Raymond McMaster. Durante una trasmissione in onda sulla CBS, ha dichiarato che gli Usa dovranno intervenire subito per non cadere nella “stessa trappola” di Vladimir Putin.

“Dobbiamo stare molto attenti”: l’allarme dell’ex consigliere americano

L’esperto, ex tenente generale, ha dichiarato che la Cina potrebbe dichiarare presto guerra a Taiwan. “Dobbiamo stare molto attenti“, ha sottolineato.

Nei suoi ultimi discorsi, infatti, il presidente capo di Stato cinese ha utilizzato parole più aggressive rispetto al passato, chiedendo ai suoi cittadini nuovi sacrifici per riportare il Paese alla sua grandezza originale.

Stretta di mano tra Vladimir Putin e Xi Jinping in una foto di repertorio.

Le prove che Xi Jinping sta preparando la Cina alla guerra contro Taiwan

Secondo McMaster si starebbe preparando a una mossa contro Taiwan, con lo scopo di annettere definitivamente l’isola alla Cina continentale.

Sospetti confermati da un cambio di strategia di Pechino, con attacchi economici e finanziari, rapporti diplomatici incrinati e un crescente spiegamento di forze nello Stretto di Formosa.

Per questo il consiglio dell’ex braccio destro di Donald Trump in materia di Sicurezza nazionale è quello di aumentare la presenza militare del blocco occidentale nella regione.

Entro il 2027, secondo gli analisti statunitensi, l’Esercito Popolare di Liberazione cinese potrebbe diventare particolarmente potente e pericoloso.

Perché una mossa della Nato o degli Usa potrebbe scatenare una guerra

Una mossa da parte della Nato o degli Stati Uniti, comunque, non sarebbe ben vista da Pechino. Considerando che Xi Jinping ha già denunciato ingerenze straniere nei rapporti tra Cina e Taiwan.

Lo ha fatto proprio nei giorni in cui la speaker della Camera dei Rappresentanti americana Nancy Pelosi ha fatto visita a Taipei nell’agosto 2022.

Il presidente Joe Biden in quell’occasione aveva ribadito che Washington avrebbe difeso Taiwan in caso di attacco della Cina, rompendo una lunga tradizione dei suoi predecessori di silenzio sul tema.

La Casa Bianca aveva dovuto poi correggere il tiro, con un comunicato in cui veniva ribadito che il presidente americano si sarebbe opposto a qualsiasi cambiamento unilaterale dello status quo.

A novembre i capi di Stato di Cina e Usa si erano incontrati in occasione del G20 di Bali. In quell’occasione i due avevano parlato di garantire la pace e la cooperazione tra Pechino e Taipei.

Fonte foto: ANSA

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