Unione europea ritira la proposta di regolamento sui pesticidi, Ursula von der Leyen: "Agricoltori ascoltati"
Dopo le proteste degli agricoltori in tutta Europa, Ursula von der Leyen ha annunciato la volontà di ritirare la proposta di regolamento sui pesticidi
L’Unione europea fa retromarcia. Sulla scia delle proteste degli agricoltori in tutto il continente, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha annunciato alla plenaria di Strasburgo l’intenzione di ritirare la proposta di regolamento che mirava a dimezzare l’uso dei pesticidi, in quanto divenuta “un simbolo di polarizzazione“.
- L'Unione europea e la proposta di regolamento sui pesticidi
- L'agricoltura e gli obiettivi ambientali Ue al 2040
- Le proteste degli agricoltori in tutta Europa
L’Unione europea e la proposta di regolamento sui pesticidi
La legge sui pesticidi, il cosiddetto regolamento Sur (Sustainable Use Regulation) era stato duramente contestato dal mondo agricolo.
Von der Leyen ha spiegato che la proposta “è stata respinta dal Parlamento europeo e anche in Consiglio non si registrano più progressi”, aggiungendo tuttavia che “la Commissione potrebbe presentare una nuova proposta molto più matura, con il coinvolgimento delle parti interessate”.
Come riportato dal Corriere della Sera, il premier belga Alexander De Croo, che ha la presidenza di turno dell’Ue, ha “accolto con favore” su X l’annuncio di Von der Leyen, aggiungendo però che “è fondamentale che i nostri agricoltori continuino a impegnarsi per un futuro agricolo più sostenibile, come parte della nostra determinazione a portare a termine il Green Deal”.
L’agricoltura e gli obiettivi ambientali Ue al 2040
Il ritiro del regolamento rappresenta una vittoria per gli agricoltori, protagonisti di proteste in tutta Europa nel corso degli ultimi giorni.
La Comunicazione della Commissione sugli obiettivi ambientali dell’Ue al 2040 ora non prevede più l’indicazione di target specifici per l’agricoltura, nonostante essa venga considerata un settore chiave per la decarbonizzazione, in quanto responsabile del 10% delle emissioni.
Nell’ultima bozza è infatti sparito il taglio per il comparto del 30% delle emissioni al 2040, incluso inizialmente.
Le proteste degli agricoltori in tutta Europa
Da diversi giorni gli agricoltori stanno protestando in gran parte dei Paesi Ue contro la burocrazia imposta da Bruxelles e dai vincoli derivanti dalla lotta al cambiamento climatico (Green Deal).
Lo scorso giovedì 1 febbraio, a Bruxelles, diversi protestanti a bordo di trattori e associazioni di categoria si sono ritrovati davanti all’ingresso principale dell’istituzione europea. Il corteo ha appiccato roghi e lanciato uova e bottiglie, abbattendo anche una statua risalente al 1872.
La scorsa settimana una decina di trattori ha anche marciato per Milano fino a fermarsi sotto il Pirellone, dove ha sede il Consiglio regionale della Lombardia, in segno di protesta.