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L'agenzia Moody's lascia invariata la valutazione sui titoli di Stato italiani: "Grande vittoria per Meloni"

Moody's conferma la valutazione sul debito italiano, cambiando l'outlook a stabile e allontanando il rischio di vederlo diventare spazzatura

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

I titoli di Stato italiani non sono ancora spazzatura. L’agenzia di rating Moody’s ha confermato la valutazione Baa3, uno scalino sopra il livello “junk”, cambiando l’outlook a stabile, rispetto a quello negativo della precedente valutazione.

La valutazione di Moody’s

Venerdì, quando in Italia erano passate le 23:00, l’agenzia di rating Moody’s ha espresso la propria valutazione sulla situazione del debito italiano, decidendo di lasciare invariato l’indicatore della qualità dei titoli di Stato a Baa3.

Moody’s ha deciso inoltre di modificare l’outlook, cioè la prospettiva futura dell’andamento della valutazione, da negativo a stabile. L’agenzia ha valutato positivamente l’attuazione del PNRR e il miglioramento della situazione del sistema bancario del nostro Paese.

Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia

A sostenere la valutazione leggermente positiva anche la stabilizzazione della situazione energetica dopo le incertezze dello scorso inverno: le riserve di gas sono piene al 99% e non c’è alcun rischio di dover ricorrere a un razionamento.

Evitato il livello spazzatura

Il sito di informazione economica statunitense Bloomberg ha definito questa valutazione una “Grande vittoria per Meloni”. L’importanza di questa decisione di Moody’s è legata soprattutto all’effetto che avrà sugli interessi dei titoli di Stato italiani.

Negli ultimi mesi l’atteggiamento del Governo aveva spinto gli investitori ad allontanarsi dal debito italiano. Questo, unito ai tassi di interesse molto alti per contrastare l’inflazione, aveva aumentato molto gli interessi sui titoli di Stato italiani e lo spread con quelli tedeschi.

Dopo i picchi oltre i 200 punti base, la differenza di rendimento tra i buoni de Tesoro e i Bund di Berlino si era attestata venerdì attorno a 177. La valutazione di Moody’s dovrebbe far ulteriormente calare il differenziale.

La soddisfazione del governo

I titoli di Stato italiani hanno evitato di diventare “junk”, spazzatura, e il Governo può quindi fare debito ad un costo più basso, anche in vista dell’approvazione della manovra finanziaria.

Soddisfatto il ministro dell’Economica Giorgetti, che ha dichiarato: “È una conferma che, seppure tra tate difficoltà, stiamo operando bene per il futuro dell’Italia. Auspico che le prudenti, responsabili e serie politiche di bilancio del governo, pur nelle legittime critiche di un sistema democratico, siano confermate anche dal Parlamento”.

Fonte foto: ANSA

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