Sangiuliano a rischio per il caso Maria Rosaria Boccia: chi può sostituirlo come ministro della cultura
Il ministro Gennaro Sangiuliano verso le dimissioni? Per la maggioranza non è così, ma dopo il caso Boccia è già partito il totonomi
Dopo lo scoppio del caso Maria Rosaria Boccia–Sangiuliano, per il governo è tempo di tirare le somme. Somme che arrivano mentre gli accertamenti e i rumor sul caso sono in corso. Nel frattempo Giorgia Meloni si è già espressa per negare le affermazioni dell’influencer e le indiscrezioni, e lo ha fatto nel corso del suo intervento a 4 di sera di Paolo Del Debbio. Eppure le voci sulla possibile sostituzione del ministro alla Cultura sono già in pista.
- Il ministro Sangiuliano verso le dimissioni?
- La smentita di Giorgia Meloni e del governo sul caso Boccia
- Gli ultimi aggiornamenti
Il ministro Sangiuliano verso le dimissioni?
Come riporta Corriere della sera, per la maggioranza il ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano non è a rischio dimissioni. Lo ribadisce il capogruppo di Fratelli d’Italia Tommaso Foti, che ha ribadito di non volersi occupare di gossip estivi, a patto che non si tratti di “questioni istituzionali che abbiano un fondamento”.
Parole che appartengono anche al premier Meloni, che da Del Debbio ha infatti dichiarato: “Il gossip lo lascio ad altri perché non ritengo di doverlo commentare io”.
Eppure, sempre secondo Corriere della sera, il nome di un potenziale sostituto sarebbe già in circolazione. È quello di Alessandro Giuli, nominato presidente della Fondazione MAXXI il 12 dicembre 2022 dallo stesso Sangiuliano.
Va ribadito che si tratta di rumor e che per il momento si naviga nel mare delle ipotesi. Comunicazioni istituzionali in tal senso, infatti, per il momento non pervengono.
La smentita di Giorgia Meloni e del governo sul caso Boccia
Come già detto, Giorgia Meloni ha preso le distanze dal caso Boccia nel corso del suo intervento a 4 di sera. Il premier ha rassicurato che “neanche un euro degli italiani è stato speso per questa persona” e ha specificato che il suo ministro “aveva valutato la possibilità di dare a questa persona un incarico di collaborazione non retribuito“.
Ancora, Giorgia Meloni ha sottolineato che “questa persona non ha avuto accesso a nessun documento riservato, particolarmente per il G7”. Con queste dichiarazioni il presidente del Consiglio dei Ministri ha voluto rispondere allo scoop di Dagospia e alle indiscrezioni che sono emerse successivamente sia sugli incarichi che Sangiuliano avrebbe conferito a Maria Rosaria Boccia sia sull’accesso alle informazioni attribuito a quest’ultima.
Gli ultimi aggiornamenti
Nel frattempo l’influencer Boccia ha sconfessato la lettera inviata da Sangiuliano a La Stampa nella quale il ministro negava le sue affermazioni e le indiscrezioni pubblicate dai quotidiani.
Nello specifico, Maria Rosaria Boccia ha ripreso parola per parola le dichiarazioni rilasciate dal ministro nella sua lettera. Un esempio è il riferimento ai “potenziali conflitti d’interesse” che secondo Sangiuliano sarebbero stati riscontrati dal capo di Gabinetto, un dettaglio che secondo Boccia non avrebbe fondamento: “Il capo di Gabinetto era presente da remoto alla riunione del 15 agosto perché era in ferie. Sotto l’ombrellone ha verificato i miei potenziali conflitti d’interesse? E soprattutto, quali sono?”.
Ancora, Boccia smentisce la non partecipazione ai tavoli operativi sulla sicurezza del G7 e la partecipazione a titolo gratuito: “Io non ho mai pagato nulla. Mi è sempre stato detto che il ministero rimborsava le spese dei consiglieri tant’è che tutti i viaggi sono sempre stati organizzati dal capo segreteria del ministro”.