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Kylian Mbappé e le accuse di stupro in Svezia, indagine chiusa per prove insufficienti sulla violenza sessuale

Chiusa l'indagine contro il calciatore francese Kilian Mbappé sulle accuse di stupro: non sufficienti le prove sulla presunta violenza sessuale

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

L’indagine contro il calciatore francese Kylian Mbappé sulle accuse di stupro è stata dichiarata chiusa in Svezia perché le prove sulla presunta violenza sessuale sono state ritenute “non sufficienti” per procedere. Lo ha annunciato il procuratore Marina Chirakova che, nella sua dichiarazione, non menziona il giocatore, al quale “non è stato notificato il sospetto di un reato”.

La decisione sulle accuse a Kylian Mbappé in Svezia

Il procuratore svedese Marina Chirakova ha annunciato di aver chiuso l’indagine sul presunto stupro che vedeva protagonista il calciatore francese del Real Madrid Kylian Mbappé.

In una nota riportata dall’agenzia ANSA, il procuratore ha spiegato che le prove sulla presunta violenza sessuale sono state ritenute “non sufficienti per procedere“. Da qui, la decisione di chiudere l’indagine. Nella nota, Marina Chirakova non ha menzionato Mbappé per nome, ma ha sottolineato che “non gli è stato notificato il sospetto di un reato”.

Kylian Mbappé è considerato tra i calciatori più forti al mondo.

Il commento di Kylian Mbappé sulle accuse di stupro

Prima della decisione della Procura di chiudere l’inchiesta sul suo conto, Kylian Mbappé aveva commentato le accuse di stupro contro di lui ai microfoni di Canal Plus.

L’attaccante del Real Madrid si era detto “sorpreso” dalle notizie provenienti dalla Svezia. E aveva aggiunto: “Non ho ricevuto nulla, nessuna convocazione. Ho letto ciò che hanno letto tutti gli altri. Il governo svedese non ha detto nulla. Non sono coinvolto“.

Il calciatore aveva rivelato nell’intervista di non avere “idea” di chi lo avesse denunciato, ma si era detto pronto a rispondere a un’eventuale convocazione da parte della giustizia ordinaria svedese: “Se i tribunali mi convocheranno, ci andrò, semplicemente”.

Sui giorni trascorsi in Svezia, Mbappé ha raccontato: “Non è stata neppure una vera serata. Avevo 5 giorni liberi e ho deciso di partire. Sarei dovuto andare in un altro posto, ma l’allenatore mi ha detto di andare in un posto meno esposto. Prima di ripartire, è venuta fuori questa foto di me che uscivo dal ristorante”.

Le accuse di stupro contro Kylian Mbappé

Prima dell’intervista concessa all’emittente francese, Kylian Mbappè non aveva mai parlato così diffusamente della vicenda, iniziata lo scorso 15 ottobre.

Quel giorno la Procura svedese aveva annunciato di aver avviato un’indagine per stupro, senza però fare nomi. I media svedesi avevano riferito che l’indagato era proprio Kylian Mbappé, che era stato in gita di piacere a Stoccolma assieme ad alcune persone del suo entourage.

Fonte foto: ANSA

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