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CRONACA ESTERA

Israele attacca Hezbollah a sud di Beirut, esplosioni in Libano: ucciso il numero 2 dell'organizzazione

Un comandante di Hezbollah, Fuad Shukr, ritenuto il numero 2 del gruppo islamista, è stato ucciso da un attacco di Israele in Libano, a sud di Beirut

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

La rappresaglia di Israele contro Hezbollah per il razzo esploso a Majdal Shams è arrivata. Tel Aviv ha colpito con un raid aereo un sobborgo a Sud della capitale del Libano, Beirut. Come dichiarato dalle forze armate dell’Idf, l’attacco mirato dell’aviazione israeliana aveva come obiettivo un comandante dell’organizzazione militare sciita, considerato il responsabile della strage di 12 bambini nella giornata del 27 luglio.

L’attacco a Beirut

La notizia dell’attacco aereo è stata diffusa al canale libanese Al-Jadeed da fonti vicine ad Hezbollah, secondo cui Israele ha effettuato un raid in un sobborgo meridionale di Beirut di Da’aheh, una roccaforte dell’organizzazione militare, nel quartiere di Haret Hreik. Secondo i media arabi, nella zona sarebbero avvenute due esplosioni, provocate da dei droni.

Il bersaglio era un componente del consiglio della Shura di Hezbollah, in particolare il comandante Fouad Sukar, considerato il numero due dell’organizzazione guidata da Hassan Nasrallah. Secondo quanto riferito dai media israeliani, il vertice del gruppo filo-iraniano sarebbe stato ucciso. La morte sarebbe stata confermata anche da media vicini a Hezbollah.

I momenti dopo l’attacco aereo di Israele a Beirut

Il raid aereo di Israele

Il raid è stato confermato da un portavoce dell’Idf, che ha riferito di “un attacco mirato a Beirut contro il comandante” di Hezbollah “responsabile dell’omicidio dei bambini a Majdal Shams e dell’uccisione di numerosi altri civili israeliani”.

Poco dopo l’annuncio della rappresaglia, l’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu ha pubblicato una foto del premieral telefono presso il quartier generale militare di Kirya a Tel Aviv, affiancato dal suo capo di stato maggiore Tzachi Braverman, dal suo segretario militare, il maggiore generale Roman Gofman e dal consigliere per la sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi.

Hezbollah ha oltrepassato la linea rossa” ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant pochi minuti dopo l’attacco a Beirut.

Il comandante di Hezbollah

Negli stessi minuti della notizia dell’attacco, secondo quanto riportato dai media arabi, Hezbollah ha rivendicato un nuovo lancio in territorio israeliano, con dozzine di razzi Katyusha in direzione della zona nord di Israele.

Come riporta il Corriere della Sera, il comandante ucciso nell’attacco aereo israeliano a Beirut, Fuad Shukr, noto anche come Hajj Mohsin, è un consigliere senior del leader del gruppo terroristico Hassan Nasrallah.

Shukr è stato identificato da diversi anni dall’Idf come comandante del progetto missilistico di precisione di Hezbollah. Il militare era ricercato dagli Stati Uniti anche per il suo ruolo nell’attentato del 1983 alla caserma dei Marines americani a Beirut.

Fonte foto: ANSA

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